COSENZA – E’ l’interrogativo che probabilmente in molti si sono posti passando nei pressi della chiesa di San Nicola a Cosenza.
Un muro, una passerella per disabili, una fontana e un passamano. Detta così sembrerebbe un’opera architettonica utile se non fosse per le condizioni in cui versa… quel muro. Sul lato della chiesa di San Nicola, in piazza E. Cenisio è presente da tempo quel muro, ma la sua presenza appare incomprensibile. I primi anni dopo la sua realizzazione comprendeva una fontana dalla quale usciva l’acqua; oggi dopo anni e anni, l’acqua non c’è più. Subito dopo la fontana, un piccolo passamano la cui presenza è inspiegabile. Oggi quel muro risulta una parete di ‘graffiti’, se così si possono definire. Quel muro è praticamente imbrattato in ogni angolo, esiste una rampa sulla parte esterna di fianco alla chiesa di san Nicola, con un passamano ‘inutile’ e poi un arco, squadrato. Tutto qui. Nella parte di fianco la chiesa, all’interno, è presente una passerella per disabili, utilissima certamente, ma la domanda è: ‘era necessario creare quella divisione netta, quel terribile colpo d’occhio, per dare accesso ai disabili’? Inoltre, esattamente tra il muro e la chiesa, sostano e trascorrono il loro tempo tantissimi ragazzi che ovviamente, con il loro vociare disturbano le celebrazioni religiose. Lì i ragazzi si ritrovano, parlano, si appartano… in un caso, addirittura, dalla porta d’ingresso laterale della struttura religiosa, lasciata aperta durante l’estate, oltre al vociare, entrava anche ‘altro’ come l’odore di sigarette e non solo. Per non parlare della mancata vigilanza in quella stessa piazza, dove, circolano tranquillamente auto e motocicli, anche non autorizzati, e i vigili urbani stanno a guardare. A questo si aggiunge quell’opera sulla quale nasce spontanea, a chiunque passi di lì, una domanda: ‘ma a cosa serve?’.
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