COSENZA – ‘La città sarà blindata’, ‘massima allerta’ per il derby. ‘arrivare allo stadio in anticipo’… alla fine 337 paganti, 5 tifosi della Reggina e una città paralizzata dal traffico
Non è chiaro il perchè, ma certamente la tanto declamata partita a rischio di ieri tra Cosenza e Reggina valida per la Coppa Italia di Lega Pro che si è svolta allo stadio comunale San Vito nel pomeriggio di ieri, tutto ha rappresentato, tranne che un problema di ‘ordine pubblico’. Però, il Comando della Polizia Municipale, ormai aveva disposto un divieto di circolazione dalle 8 del mattino fino alle 22 di sera, nello specifico su viale Magna Grecia in entrambi i sensi di marcia, nel tratto che va tra la rotonda di raccordo con la ex SS19 Bis e la rotonda posizionata all’altezza del ponte che porta a Castrolibero (dietro i botteghini della Curva Nord dello stadio).
Un divieto che, visti i soli cinque tifosi amaranto presenti nel settore loro dedicato (arrivati dalla “Città dello Stretto” con una macchina) e i poco meno di 400 spettatori in totale (per la precisione ieri al San Vito i paganti sono stati 337), è sembrato davvero inutile. Nello stadio dunque, solo pochi intimi mentre fuori, tantissimi disagi per una città di fatto paralizzata da Castrolibero scendendo verso Cosenza. Un’intera giornata di blocco della circolazione per cosa? Ieri sera, fuori dallo stadio su Viale Magna Grecia, ben oltre la fine della partita, c’erano macchine ancora ferme in coda alla rotonda della Curva Nord (come mostra la foto in alto) nell’attesa vana che la strada riaprisse. Si sono registrate diverse proteste da parte di automobilisti “esasperati” per una situazione diventata paradossale. Rallentamenti, disagi, clacson impazziti ed un provvedimento a dir poco inutile, (così come il dispiegamento di tanti agenti delle forze dell’ordine) che è servito solo a creare ancora più problemi al già pesante traffico cittadino di tutti i giorni.