Ieri ed oggi monopolio, giustamente, dell’informazione è la santificazione di due Papi da parte di due Papi.
Non c’è mai stata al Mondo tanta straordinarietà. Io vorrei soffermarmi stamattina sulla santificazione di Giovanni Paolo II perché della sua Santità beneficia anche la Calabria. Per prima cosa l’iscrizione nel calendario del Santi: “sarà ricordato il 2 aprile di ogni anno nel giorno della sua morte”. Il 2 aprile ricorre anche la festa di San Francesco di Paola, patrono della Calabria e della gente di mare. Sul calendario dunque, nello stesso giorno, il 2 aprile, troveremo, per la festa, la santità di Francesco di Paola e di Wojtyla, segno celeste, santificati da un Papa che ha voluto come nome proprio Francesco anche se qui il riferimento è ad Assisi. Ma c’è di più. Le cronache del 1984, anno della visita di Giovanni Paolo II in Calabria, hanno anche evidenziato, seppure senza dargli troppo clamore, che il papa polacco, sceso dall’aereo a Lamezia Terme si è chinato baciando la terra di Calabria. Un fatto usuale per Wojtyla all’estero. Cosa che non ha mai fatto in Italia. Un segno di grande affezione alla nostra terra. Infine, è stato proprio Giovanni Paolo II che il 12 maggio del 2002 ha voluto che il fraticello di Bisignano, Frate Umile, al secolo Lucantonio Pirozzo salisse agli onori degli altari per diventare Santo: sarà il secondo Santo di Calabria dopo San Francesco di Paola. Giovanni Paolo II un papa che noi calabresi sentiamo anche nostro.