Mottafollone (CS) – L’hanno già ribattezzata “la cascina degli orrori”. In realtà, si stratta di una cripta funeraria piena di ossa, crani e resti umani posizionata sotto la chiesta del paese e lasciata ai vandali e all’incuria del tempo.
Le immagini di Luca Abete, inviato di Striscia la Notizia, sono eloquenti: in pieno centro storico, basta superare una porta divelta, per entrare in quella che l’inviato ha già definito la “cascina degli orrori” e ritrovarsi davanti agli occhi centinaia e centinaia di ossa umane ammucchiate e abbandonate che offrono alla vista uno scenario tetro e cupo, ma anche una moltitudine di crani (alcuni anche di bambini) e resti umani mummificati, addirittura emersi dal terreno. In realtà, quella scoperta dall’inviato di Striscia la Notizia è una delle diverse cripte, presumibilmente dell’epoca Romana, situate sotto l’attuale museo parrocchiale (dell’ex chiesa madre) e lasciate abbandonate da chissà quanti anni. L’entrata della cripta era chiusa da una semplice porta fatta con delle tavole di legno, che è stata facilmente rotta (o si è rotta per l’incuria di chi doveva vigilare). L’inviato, superato l’accesso, si è trovato davanti la cripta funeraria in condizioni pietose e piena di sporcizia. Luca Abete mostra anche una botola da dove, forse, venivano depositati teschi, ossa e quant’altro. L’inviato di Striscia, poi, fa notare che basta guardare sul pavimento per trovare anche sacchi, bottiglie di birra, resti di mangiare e sporcizia di ogni genere. Segni evidenti di un recente bivacco di persone che hanno facile accesso alla cripta. Il vicesindaco Antonio Tedesco, ha dichiarato che: “dopo un’ispezione saranno immediatamente presi provvedimenti, ma ci vorrà… un anno e mezzo per organizzarci”. Stavolta non è stata consegnata la solita ‘pigna’ ma una… ghirlanda di ossa agli amministratori di Mottafollone. Speriamo che davvero venga fatta qualcosa al più presto e che tutte quelle persone defunte, poi possano continuare il loro riposo in santa pace.
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI MOTTAFOLLONE RISPONDE CON UNA NOTA
L’Amministrazione Comunale insieme a tutta la cittadinanza di Mottafollone è INDIGNATA per la non veridicità del servizio giornalistico mandato in onda il 23 ottobre 2014 da Striscia la notizia. Infatti come riportato da numerose pubblicazioni quella che spregiudicatamente è stata definita come “la cascina degli orrori” non è altro che l’antica chiesa madre Santa Maria della Motta costituita dalle cripte, o meglio, dalle gallerie su cui poggia il pavimento del sacro edificio. Si precisa inoltre per chi non sa, come gli inviati di striscia, che le chiese del medioevo, com’è noto, venivano edificate principalmente per assolvere la funzione di cimitero e che nella mentalità dei fedeli dell’epoca, era anche questo un modo come sentire ancora presenti i loro morti. Addirittura si continuò a depositare i cadaveri sotto le chiese fino all’epoca dell’editto Napoleonico nel 1806 e anche dopo. Al fine di non infangare indegnamente l’immagine di tutta la popolazione di Mottafollone si chiede di rettificare il servizio giornalistico mandato in onda da Striscia la notizia il giorno 23.10.2014 dove veniva espressamente dichiarato dal primo cittadino che l’impropria “cascina degli orrori” è: “una cripta funeraria sotto la vecchia chiesa Madre Santa Maria della Motta”. Inoltre la neo Amministrazione Basile, insediata a maggio corrente anno, tiene a precisare che, non solo nel suo programma elettorale ha inserito tale problematica, ma fino al visita della troupe televisiva non era assolutamente a conoscenza del libero accesso alle cripte della chiesa.
L’Amministrazione Comunale
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