COSENZA – Quando l’imbecillità prende il posto dell’ironia e dello ‘sfottò’. E’ successo con i tifosi giallorossi domenica scorsa, si è ripetuto sabato con quelli amaranto, prendendo di mira un uomo che per una vita si è dedicato, anima e corpo, ai più bisognosi
Non esiste calcio senza tifo, ma quando quest’ultimo si trasforma nella più becera e vergognosa rappresentazione di uno sfottò, condannare non diventa un dovere ma un obbligo. E i tifosi del Catanzaro insieme a quelli della Reggina, sono riusciti nell’intento di vincere il ‘premio dell’idiozia’ e dell’ignoranza, grazie ai loro laidi striscioni contro Padre Fedele. Non ce ne vogliano i supporter amaranto o quelli giallorossi, ma nel derby del tifo ci saremo aspettati qualcosa di più originale e ironico, invece che il solito ritornello “siete tutti figli di padre Fedele” che, come un disco rotto, portano avanti da decenni oppure l’originalissimo “Cosenegal”, esposto dalla Capraro di Catanzaro con l’intento di etichettare come africani i tifosi del Cosenza, come se loro vivessero in Svizzera o provenissero dalle nordiche terre europee.
Ma probabilmente gli ultras del Catanzaro e quelli dei cugini amaranto avranno pensato che prendersela per l’ennesima volta con il “monaco”, li avrebbe fatti passare per eroi, oppure fatto vincere qualche sorta di premio, o ancora guadagnare l’apparizione a “Striscia lo striscione” di Militello. Ma forse quei quattro che sorreggevano gli striscioni con la fierezza di chi espone un trofeo di guerra, nemmeno sapevano cosa avevano tra le mani. Eh si, forse è opportuno ricordare loro, che la persona che hanno infangato con quelle scritte ignobili, ha passato una vita ad aiutare persone bisognose e più sfortunate di loro, sia nella sua terra che nei paesi più poveri del mondo. Forse non sanno che Padre Fedele, anche a Catanzaro e Reggio Calabria, ha offerto il suo sostegno a poveri, emarginati ed immigrati. Forse non sanno che Cosenza e i suoi tifosi andranno sempre orgogliosi delle gesta del “monaco” ultras che, siamo sicuri, si starà facendo grasse risate.
Lo striscione offensivo contro Padre Fedele esposto nella curva Capraro di Catanzaro
