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‘Ndrangheta, sanità, lavoro: “O si cambia o sarà tragedia sociale”
CATANZARO – Nel corso di una conversazione con l’Agi sull’attuale situazione economica, il segretario generale della Cgil Calabria, Michele Gravano,
ha affrontato i problemi piu’ gravi da dover affrontare al piu’ presto: la sanita’ e la presenza opprimente della criminalita’ organizzata, il rilancio della spesa pubblica attraverso le opere pubbliche, la situazione dei fondi comunitari. Il segretario, scettico sui possibili effetti benefici della debole ripresa economica prevista per l’autunno, invoca un cambio di rotta per il Sud e la Calabria e paventa il rischio di una “tragedia sociale” nella regione in assenza di risposte sul precariato e gli ammortizzatori sociali. “I segnali di ripresa – dice Gravano – non mi sembrano consistenti e si configurano piu’ come il risultato di una ripresa a livello europeo che da una spinta connessa ad azioni di stimolo a beneficio dell’economia del Paese. Abbiamo preso atto del segnale rappresentato dallo sblocco dei pagamenti a favore delle imprese, ma non c’e’ – continua – una politica finalizzata alla ripresa dell’industria e della domanda interna. Quindi non c’e’ da aspettarsi molto per quelle realta’ in cui si registra una situazione di sofferenza particolare come il Mezzogiorno e la Calabria, che e’ il Sud del Sud e che presenta l’economia piu’ gracile. Anche quei settori che avevano evidenziato qualche segnale di vivacita’, come l’export, – fa rilevare il segretario della Cgil calabrese – hanno fatto poi registrare una flessione, in assenza di stimoli concreti”. In questo contesto, Cgil, Cisl e Uil hanno sollecitato al governo regionale la convocazione di un tavolo di confronto con le parti sociali. L’iniziativa, peraltro, e’ stata apprezzata dal presidente della Confindustria Calabrese, Giuseppe Speziali.



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