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Scarcerato Aiello, non fu lui a sparare ‘Carminuzzu’ nella Panda

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COSENZA – Assolto per non aver commesso il fatto.

Davide Aiello, accusato di aver sparato gli undici colpi di pistola che uccisero Carmine Pezzulli nel 2002, torna ad essere un uomo libero. Tra gli applausi di amici e parenti. L’unico imputato dell’omicidio di ‘Carminuzzu’, trucidato in pieno centro mentre sostava ad un semaforo di viale Cosmai alla guida della propria Fiat Panda, sarà scarcerato in serata. Per lo stesso reato Domenico Cicero, già gravato dal peso dell’ergastolo, è stato condannato il 25 febbraio a scontare 30 anni di reclusione in qualità di mandante. Ad essere assolto quel giorno fu Francesco Chirillo. Sganga pur essendo stato indicato dal collaboratore di giustizia Carmine Violetta Calabrese come il conducente della misteriosa motocicletta (mai ritrovata) che avvicinò il contabile dei boss, non è mai apparso nel registro degli indagati. Aiello invece, che, secondo le dichiarazioni rese dal ‘pentito’, avrebbe materialmente sparato all’uomo reo di aver fatto sparire dalla ‘bacinella’ delle ‘ndrine bruzie 800 milioni di lire, sino ad oggi ha vissuto in un limbo in attesa del pronunciamento della Corte. Sospeso tra assoluzione ed ergastolo. Si conclude così il processo al presunto sicario del Pezzulli celebrato con la formula del rito abbreviato cui motivazioni saranno depositate entro i prossimi tre mesi. Un ‘lieto fine’ al termine dell’anno giudiziario. Le udienze riprenderanno in settembre.

 


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