Area Urbana
Ancora niente sede. L’Inps molla Rende
Scatta l’allarme: gli immobili ci sono, Manna faccia in fretta, mancano solo 20 giorni.
RENDE – Niente sede, l’Inps molla Quattromiglia. Anzi, avrebbe già lasciato Rende e i 20 giorni di tempo rimasti servirebbero solo per sbrigare le pratiche urgenti e finire il trasferimento. Così fanno sapere proprio i vertici regionali dell’Istituto di previdenza.
I costi di gestione (fitto della sede, consumi ecc.) sono un po’ troppo sostenuti e la sede di Cosenza da sola basterebbe a sbrigare tutte le pratiche. Quindi: perché restare a Rende? L’austerity è austerity per tutti. O no?

Una sede dell’Inps
Ma c’è chi non si rassegna e spera che questi ultimi venti giorni siano non il preludio al no secco, ma un semplice nì, che magari potrebbe propiziare un nuovo scenario. È il caso dei giovani del Nuovo Centrodestra, che tirano il sindaco Marcello Manna per la giacchetta. “È da mesi che i membri del Nuovo Centrodestra rendese, si stanno opponendo a questa chiusura, a gran voce, richiedendo interventi e proponendo soluzioni al sindaco Marcello Manna, invitando, inoltre, a riflettere tutti su quanto grave e penalizzante per i cittadini sia lo stop di questo servizio”.

Una seduta del Consiglio Comunale
L’allarme dei giovani di Ncd si fonda su due punti. Il primo è la collocazione geografica della sede dell’Inps rendese: Quattromiglia non confina affatto con Cosenza. Anzi, è sulla direttrice opposta e perciò si rivolge all’area del Crati. Infatti, prosegue la nota: “Sono ben 12 i comuni che l’Ufficio serve con circa 40.000 persone l’anno, che usufruiscono del servizio”.
Il secondo punto riguarda l’abitudine dell’utenza: “Questo servizio è sul territorio da oltre 14 anni”. Detto altrimenti, i giovani di Ncd temono sia il disservizio sia, ciò che dal loro punto di vista è peggio, il fatto che il loro territorio perda un altro pezzo importante. Quali i rimedi indicati? “Certo non manca la disponibilità di immobili da mettere a disposizione per il presidio”, prosegue la nota dei gentiliani.
Le alternative sarebbero due. La prima riguarda le proprietà del Comune attaccate alla sede del Consiglio Comunale: “Stanno per iniziare i lavori di ripristino per la struttura di piazza Matteotti e si è venuti a conoscenza che una parte dei locali verrebbero fittati a privati. Perché, quindi, anche un piccolo spazio, anche di appena 100mq non deve essere messo a disposizione per l’Inps?”.
La seconda, già presa in considerazione dall’amministrazione, è relativa alla sede del Cus, su cui si sarebbe già avviata una trattativa, pare non ancora conclusa, con l’Unical. La corsa contro il tempo è disperata e, a quel che è dato di capire, già persa.



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