È partita male la prima stagione dei pitagorici in Seria A: Nicola già in bilico. La società valuta alternative.
CROTONE – Un solo punto in sei partite, appena quattro reti segnate e peggior difesa con 14 palle in rete che Cordaz ha dovuto raccogliere, una media superiore alle due a partita. Nicola sembra già rischiare la panchina e dovesse andar male il match di Cagliari domenica prossima sarebbe l’occasione giusta per un cambio di guida tecnica in vista della sosta, con due settimane di lavoro pieno in cui poter ricominciare a costruire le basi per una salvezza già lontana 5 punti. Sono tante le difficoltà dei calabresi, a partire da un calendario che in pratica non li vede mai godere del fattore campo, confinati nell’Adriatico di Pescara disertato per protesta dai tifosi pitagorici.
Un danno enorme per una squadra che nei suoi anni migliori e soprattutto l’anno scorso aveva fatto dell’Ezio Scida il suo fortino. Un Crotone che, Roma a parte, non ha avuto un calendario complicatissimo in quest’avvio, il che rende ulteriormente difficoltosa la situazione in casa rossoblù. Uno studio Bwin relativo alle neopromosse dei campionati europei principali parla di una vera e necessaria rivoluzione per chi sale nel massimo campionato come condizione necessaria per la permanenza nella categoria regina. In Italia più che in ogni altro paese la media di movimenti fra acquisti e cessioni è altissima: ben 28, quasi il doppio rispetto alla Bundesliga (15).
Da questo punto di vista il Crotone si è mosso abbondantemente all’interno di questo numero, ma purtroppo per i calabresi non è solo la quantità che conta. Sono stati ceduti i due migliori giocatori protagonisti lo scorso anno della storica promozione, Ricci e Budimir: insieme a loro è andato via l’artefice dalla panchina del miracolo crotonese, l’allenatore Juric. I rimpiazzi ad oggi non sono stati all’altezza: in attacco Trotta e Falcinelli hanno totalizzato appena una rete, mentre l’esperienza di Palladino ha portato in dote appena un gol.
Difesa e centrocampo sembrano però i reparti decisamente più fragili ed inconsistenti per un campionato dal livello di questa Serie A: sembra in base a tale studio, è proprio la zona mediana a necessitare del numero maggiore di interventi (sette), a fronte di cinque difensori e tre nuove punte. Il mercato del Crotone ha portato numerosi giovani in rosa e giocatori in cerca di riscatto, risultando debole nella spina dorsale che aveva reso competitiva la squadra nella passata stagione. Le certezze sono poche e possono arrivare da un attacco tutto ex Sassuolo di sicura qualità, ma la coperta è troppo corta e sperare nel mercato di gennaio potrebbe risultare tardivo.
