Calabria
Lavorare in Calabria: ecco le nuove cooperative che si aggiudicano i finanziamenti a fondo perduto (FOTO)
L’elenco dei giovani professionisti che hanno deciso di investire in Calabria partecipando al bando di Coopstartup.
REGGIO CALABRIA – “Date tutto il vostro impegno”. Questa l’esortazione dell’assessore al Lavoro della Regione Calabria Federica Roccisano rivolgendosi ai giovani che hanno ricevuto i finanziamenti di Coopstartup. A conclusione della due giorni organizzata nell’ambito degli anniversari per i 130 anni di Legacoop ed i 40 anni di Legacoop Calabria sono stati presentati e premiati i progetti che riceveranno i fondi di Calabria Ricomincio da T(r)e. I sette vincitori del bando Coopstartup saranno accompagnati alla costituzione della cooperativa da parte Legacoop Calabria e riceveranno un contributo forfettario a fondo perduto di 10.000 euro da parte della Regione Calabria finalizzato a coprire le spese di avviamento della nuova impresa. Finanziamenti a cui si aggiunge un contributo forfettario a fondo perduto di 5.000 euro da parte di Coopfond per i costi sostenuti per la costituzione e di avviamento dell’attività, l’accompagnamento post-startup nei 36 mesi successivi alla costituzione in cooperativa a prezzo convenzionato da Legacoop Calabria in collaborazione con i partner del progetto; un contributo da parte della Regione Calabria di 4.285,71 euro per sostenere le spese dei servizi di accompagnamento post-startup, indipendentemente che si voglia usare o meno quelli convenzionati da Legacoop Calabria.
E’ inoltre prevista la possibilità di accesso, a seguito di istruttoria, ai prodotti finanziari di Coopfond specificatamente previsti per le startup cooperative a sostegno degli investimenti e delle attività post-startup. Legacoop inoltre offrirà il proprio sostegno anche alle start up che non si sono aggiudicate il premio. La premiazione si tenuta oggi nella giornata conclusiva della Biennale dell’Economia Cooperativa a Reggio Calabria alla quale ha partecipato anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Marco Minniti. “Anche in Calabria, la regione che sembrava più fragile – ha affermato Minniti che ha presenziato alla manifestazione – il Pil sta tornando a crescere. L’elemento importante su cui riflettere è che in passato una parte del paese cresceva e un’altra no, oggi l’Italia va avanti unita. Ci sono Patti per le regioni del Mezzogiorno con importanti masse finanziarie, ora devono diventare operativi: in Calabria dobbiamo dimostrare di saper spendere risorse pubbliche senza ingrossare la criminalità organizzata. E’ questa la sfida da vincere a tutti i costi anche per spazzare via definitivamente il pregiudizio per cui quando arrivano risorse pubbliche in Calabria finiscono nelle mani della criminalità organizzata”. Al bando Ricomincio da t(r)e nella fase di selezione e sviluppo delle idee imprenditoriali sono stati inizialmente 86 i progetti ammessi, su 168 proposte presentate, con il coinvolgimento di 330 persone (291 di età inferiore ai quaranta anni e 39 con un’età superiore).
I progetti vincenti in ordine alfabetico:
Progetto 170
3D-4UMAN (Marco Curto, Marco Levato, Pietro Serrao, KevimMorellato, Andrea Perissinotto)
Cooperativa promossa da cinque giovani ingegneri biomedici uniti dalla passione per la modellazione 3D e per lo sport. Il progetto nasce da un prototipo, oggetto del business, che è un plantare personalizzato creato tramite stampante 3D e concepito per soddisfare le esigenze degli sportivi che svolgono attività fisiche potenzialmente traumatiche. L’obiettivo aziendale è garantire a diverse categorie di sportivi la possibilità di ottimizzare le proprie prestazioni grazie alla conformazione personalizzata del plantare.
Progetto 115
BimCO (Maria Azzalin, Domenico Bono, Demetrio Corso, Giovanni Malara, Tommaso Melchini, Tiziano Pizzone, Francesco Saturno, Andrea Scialò)
Cooperativa promossa da otto soci fondatori che costituiscono un team eterogeneo per età, profili professionali ed esperienze di ricerca. Nasce in risposta al bisogno di garantire una gestione efficiente delle informazioni tra i diversi operatori del processo edilizio al fine di ridurre inefficienze e diseconomie. La proposta è una piattaforma ICT che attraverso un supporto di Building Information Modelling (BIM) consente l’ottimizzazione dei processi di gestione e Facility Management del patrimonio edilizio pubblico e privato.
Progetto 117
Impresa meticcia (Elio Lobello, Barbara Rosanò, Viviana Gentile, Alessandra Lobello, Stefano Lo Iacono, Aldo Ferrara)
Cooperativa promossa da sei giovani, laureati in lettere, economia e giurisprudenza, che già hanno lavorato insieme in progetti di formazione, comunicazione e mediazione culturale. Intende realizzare uno spazio di coworking nella provincia di Catanzaro rivolto a giovani, professionisti e imprese, ma soprattutto migranti (titolari di protezione internazionale e richiedenti asilo). Offre condivisione di spazi, formazione, assistenza allo startup d’impresa e promozione di network a chiunque si voglia impegnare in progetti imprenditoriali ad alto volare sociale e di rivitalizzazione del territorio.
Progetto 141
Ippocratech (Francesco Ursini, Maria Giovanna Bianco, Salvatore A. Pullano)
Cooperativa promossa da tre giovani professionisti, un Ingegnere Elettronico, un Ingegnere Biomedico e un Medico Chirurgo. Si basa sullo sviluppo e produzione un capillaroscopio (Visible) per diagnosi clinica, ergonomico e portatile in grado di soddisfare le esigenze del medico in particolare nella diagnostica delle connettiviti sistemiche e del fenomeno di Raynaud. Si tratta di un dispositivo che nel garantire l’affidabilità intende risolvere anche il problema dell’accessibilità economica di questo strumento diagnostico aumentando così la capacità di analisi di alcune importanti patologie sistemiche.
Progetto 102
Lombrocoop (Fabio Macheda, Fortunato Tripodi, Giovanni Alati, Giuseppina Tripodi, Vincenzo Verduci)
Cooperativa promossa da cinque persone con competenze professionali che vanno dall’informatica all’economia, dall’agronomia e tecnica alimentare alla giurisprudenza. Il progetto riguarda l’introduzione di modalità innovative, economicamente vantaggiose e a basso impatto ambientale per il trattamento e la valorizzazione della frazione organica di rifiuti solidi urbani (FORSU). In particolare, si vuole attivare una filiera a bassa complessità per la trasformazione della FORSU e di altri scarti organici (erba, legno, sansa d’oliva, ecc.) mediante la tecnica del lombricompostaggio.
Progetto 85
Rebornfibers (Alessia Caruso, Sergio Santoro, Vittoria Maida)
Cooperativa promossa da un esperto di scienza dei materiali, una laureanda in comunicazione e una specialista in organizzazione. Si intende realizzare un impianto per il recupero di cascami tessili, nonché di capi d’abbigliamento a fine vita, allo scopo di rispondere al problema ecologico dello smaltimento dei rifiuti tessili, fornire un servizio ad aziende ed enti (sartorie, industrie tessili, centri di raccolta dei capi a fine vita quali stockisti, associazioni di volontariato, ecc.) che hanno l’esigenza di liberarsi di stoffe e vestiti in disuso, produrre nuove fibre da impiegare come materie prime.
Progetto 25
WEWETE (Giuseppe Oppedisano, Chiara Fazzari, Simona Scrivo, Assunta Sità, David Malcoci)
Cooperativa promossa da quattro persone con competenze ed esperienze che spaziano dal web marketing all’assistenza sociale. WEWETE (letteralmente “slegarsi” in lingua Maori) propone lo sviluppo di una App e di un sito web volti alla sensibilizzazione al consumo sano e alla prevenzione delle dipendenze. Il modello sfrutta il canale tecnologico e la metodologia “peereducation” per affrontare la problematica delle dipendenze in modo innovativo: la App si basa su un gioco che, mettendo al centro il soggetto a rischio e la sua rete di supporto primario (gli amici), li rende protagonisti del processo di sensibilizzazione e responsabilizzazione verso i comportamenti a rischio.
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