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Qualità dell’aria: online i report di Castrovillari, Altomonte ed ex Legnochimica di Rende

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Qualità dell’aria: online i report di Castrovillari, Altomonte ed ex Legnochimica di Rende

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L’Arpacal pubblica i dati della misurazione della qualità dell’aria nelle zone di Castrovillari, centrale Edison di Altomonte ed ex Legnochimica di Rende. Nessun caso di superamento delle soglie d’allarme

CATANZARO –  Sono stati pubblicati sul sito web dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal), i report annuali della qualità dell’aria nella città di Castrovillari nonché dell’area vicino alla centrale Edison di Altomonte; già trasmessi alle competenti Amministrazioni Comunali, i rapporti relazionano sull’andamento dei monitoraggi svolti nell’annualità 2015.

castrovillariOltre ai consueti report di Castrovillari e dell’area di Altomonte, quest’anno viene pubblicato anche un report dedicato alle misurazioni della qualità dell’aria nel Comune di Rende e più precisamente dell’area interessata dall’impianto della ex Legnochimica.

La relazione propone una stima della qualità dell’aria nella zona industriale di Rende a seguito di un monitoraggio effettuato in due periodi dell’anno 2016 (dall’11 aprile all’11 maggio 2016 e dal 9 giugno all’11 agosto 2016), su richiesta dell’Amministrazione Comunale di Rende. Tale report è stato concordato nella primavera scorsa, a scopo preventivo, nel caso in cui vi fossero stati altri incendi, come quelli scoppiati nelle stagioni estive delle annualità precedenti. 

centraleedisonaltomonteRedatti dalla dr.ssa Claudia Tuoto, dirigente del Servizio tematico Aria, e dalla dr.ssa Marianna Caravita, tecnico dello stesso servizio, i documenti raccolgono e valutano i dati analitici delle misurazioni dei principali inquinanti che la normativa in vigore chiede di monitorare per stabilire, appunto, la qualità dell’aria: biossido di azoto, biossido di zolfo, monossido di carbonio, Pm10 e ozono. Per le aree monitorate, non si sono registrati casi di superamento delle soglie di allarme.

I report completi sono scaricabili dal sito www.arpacal.it

 

 

 

 

 

 

 

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