L’uomo M.M., 35 anni di Cosenza è stato assolto dalle accuse di molestia, interferenza nella vita privata e tentata estorsione, nei confronti di una 25enne. Lui l’avrebbe ripresa inconsapevolmente e avrebbe diffuso il suo video hard
COSENZA – Molestie, interferenza nella vita privata altrui e tentata estorsione. Questi i capi d’accusa di cui M.M., 35enne cosentino, è stato assolto. La storia risale all’agosto 2011, quando l’accusato si rese colpevole di “uno scherzo, un giochino” che fece insieme ad una sua amica, una 25enne originaria di un territorio dell’hinterland cosentino.
I due, inizialmente in ottimi rapporti d’amicizia, iniziarono a frequentarsi e intrattenere conversazioni in chat, ma queste assunsero toni diversi: si spinsero oltre. L’uomo chiese all’amica di mostrarsi senza veli e toccarsi nelle sue parti intime. Lei lo fece, inconsapevole di essere ripresa con la web da quello che riteneva il suo amico.
Così poco dopo, a detta della vittima, lui l’avrebbe minacciata di diffondere il video hard, chiedendole in cambio mille euro. La ragazza non avrebbe ceduto al ricatto e da lì, per lei, si sarebbero aperte le porte dell’inferno: il video è stato mostrato ad altre persone, il suo ragazzo (ora ex) scoperto il tradimento ha posto fine alla relazione.
Ieri il processo a porte chiuse presso il tribunale di Cosenza ha scagionato l’imputato, se l’è cavata con una multa. L’assoluzione della tentata estorsione è stata determinata anche dalle dichiarazioni dei testimoni, un’amica e l’ex ragazzo della vittima, entrambi inconsapevoli della richiesta di denaro. Finisce così il “gioco” tra i due. Lei ha preferito non costituirsi parte civile.
