Calabria
Blitz antidroga, Carabinieri vengono assediati dai residenti per impedire l’arresto di due spacciatori
Un centinaio di residenti, fra cui alcune donne incinte, hanno circondato i Carabinieri, tentando di impedire un blitz antidroga che ha portato alla fine all’arresto di due persone
CROTONE – Effettuano un blitz per controllare l’abitazione di due possibili spacciatori, ma si trovano assediati da un centinaio di residenti che mettono in scena una sorta di protesta. Non si tratta di un film comico, ma è quello che è accaduto nella realtà a Crotone, in via Acquabona, quartier generale degli spacciatori di droga operanti a Crotone.
Un centinaio di residenti, fra cui alcune donne incinte, hanno circondato i Carabinieri, tentando di impedire un blitz antidroga che ha portato alla fine all’arresto di due persone. I Carabinieri della compagnia di Crotone hanno dovuto fronteggiare una vera e propria sollevazione dei residenti quando sono state tratte in arresto le due persone accusate di spaccio. Verso le 14.30 dello scorso venerdì un nutrito dispositivo di militari del nucleo operativo e radiomobile e della locale Stazione è piombato all’improvviso intorno alle abitazioni di via Acquabona adiacenti al locale liceo Filolao: all’istante un nutrito gruppo di donne, alcune delle quali in stato di gravidanza, sono spuntate dai vicoli intralciando l’accesso dei militari in due abitazioni.
Nella confusione, che secondo i militari è stata creata ad arte, qualcuno ha cercato di dileguarsi nel dedalo di vicoli, tra costruzioni abusive, in un sentiero stretto che partendo da via Acquabona arriva fino alla via del Pastificio, quasi di fronte alla Questura cittadina. Ma alcuni militari che alcuni minuti prima si erano infiltrati negli stessi vicoli hanno bloccato comunque la persona in fuga: si trattava infatti di una quindicenne. La ragazza aveva con se una piccola borsa frigo di cui ha tentato inutilmente di disfarsi e in cui c’era il “kit” del perfetto spacciatore, tra cui cocaina purissima, sostanza da taglio, dosi già preparate, bilancino di precisione, e soldi. L’arresto ha fatto aumentare la tensione nella zona.
Sono state inviate altre sei pattuglie richiamate di corsa dai paesi limitrofi nella giurisdizione del comando compagnia, per assicurare le condizioni di sicurezza per i militari impiegati nel blitz.
La situazione è stata comunque gestita con accuratezza dai Carabinieri e si è conclusa con il fermo di due persone: oltre alla minorenne un uomo, Antonio Passalacqua 37 anni. Portato in caserma e interrogato alla presenza del suo avvocato di fiducia, l’uomo è stato dichiarato in arresto essendo ritenuto l’originario detentore della droga sequestrata alla minorenne. La ragazza, bloccata nei pressi dell’abitazione di Passalacqua, ha negato ogni rapporto con l’uomo, ma dentro la borsa sequestrata c’era la fidelity card di un negozio intestata proprio a Passalacqua.
Alla fine sono stati sequestrati 60 grammi di cocaina purissima, oltre a una quindicina di dosi già preparate, una decina di grammi di marijuana ed un bilancino di precisione. La ragazza è stata trasferita ne Centro per accoglienza di minori di Catanzaro; l’uomo nella casa circondariale della città pitagorica.
Durante la stesura degli atti di polizia giudiziaria e delle operazioni di fotosegnalamento, ulteriori momenti di tensioni si sono vissuti al di fuori della Caserma di viale della Stazione. Una quarantina di residenti di via Acquabona, presumibilmente parenti degli arrestati, si erano accalcati al di fuori del cancello della Caserma, protestando per l’arresto della minorenne. Anche qui si è reso necessario distogliere dal pattugliamento esterno diverse autovetture dei Carabinieri in servizio, posizionandole all’infuori della caserma, per prevenire ulteriori problemi.
Foto di copertina di repertorio



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