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Sindaco del Cosentino rifiuta di accogliere i migranti: “Non sono razzista”

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Sindaco del Cosentino rifiuta di accogliere i migranti: “Non sono razzista”

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Il primo cittadino, indagato per voto di scambio, si dice infastidita dalla presenza di profughi che chiedono l’elemosina.


AMANTEA (CS) – I problemi di Amantea non sono l’inquinamento p la criminalità organizzata, ma i profughi. A sostenerlo è il sindaco di Amantea, Monica Sabatino, che ha scritto al prefetto di Cosenza chiedendo che si eviti l’apertura di nuovi centri di accoglienza destinati ai migranti. “Sottolineo – scrive il sindaco – che la città di Amantea e l’ente municipale che lo rappresenta hanno sempre dato massima disponibilità nell’accogliere i migranti, tant’è che al momento ve ne sono ospitati in varie abitazioni e strutture alberghiere più di un centinaio: una prassi che si ripete dal 2011. Non vorremmo essere classificati, anche perché non ce n’é motivo, come ‘razzisti’, ma purtroppo assistiamo sempre più spesso ad episodi di microcriminalità, tanto che si ripetono sempre più di frequente, arresti di extracomunitari intenti nello spaccio di sostanze stupefacenti. Molti cittadini non possono recarsi in un qualsiasi supermercato o in altra attività commerciale senza essere puntualmente assaliti da uno o più extracomunitari che chiedono l’elemosina.

 

È diventata una situazione a dir poco incresciosa ed imbarazzante che, con l’arrivo di nuovi esuli, andrebbe ancor di più ad accentuarsi. Chiedo dunque al Prefetto di Cosenza – afferma ancora Sabatino – di fare in modo che l’arrivo di nuovi immigrati venga scongiurato, soprattutto in considerazione dell’alto valore turistico della nostra città. Come purtroppo è risaputo, l’attività di accoglienza dei migranti rappresenta un business per chi riesce a mettere a disposizione un qualsiasi locale dove ospitare questi giovani. Siamo vicini alle problematiche di coloro che fuggono dalla loro casa per sperare in un futuro diverso, ma come amministratori prima e come cittadini poi abbiamo il dovere di garantire sicurezza, ordine e tranquillità”. Una presa di posizione che cozza con l’immobilismo dimostrato dal primo cittadino di Amantea in questi anni in cui nulla è stato fatto per monitorare lo stato di contaminazione di acque e terreni o per sostenere l’imprenditoria locale, che da quanto emerso dagli ultimi incendi dolosi divampati nel centro nepetino, pare subisca quotidianamente le negative influenze della criminalità organizzata. Il sindaco, Monica Sabatino, lo scorso Ottobre, si ricorda, è stata indagata insieme al padre Giuseppe Sabatino per il reato di voto di scambio.

 

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