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Armi chimiche a Gioia Tauro, da Scopelliti a Messina si rischia guerra civile

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Armi chimiche a Gioia Tauro, da Scopelliti a Messina si rischia guerra civile

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GIOIA TAURO (RC) – In una recente dichiarazione il Presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, ha ricordato: “E’ vero che la Calabria può offrire un contributo contro le armi chimiche e per la pace nel mondo, ma così facendo si rischia di portare alla guerra civile un territorio.

Il Presidente Letta e il Ministro Bonino abbiano delle grandi responsabilità su quanto accade oggi nella nostra terra. Prima di qualsiasi assenso avrebbero dovuto avvertire il bisogno di coinvolgere le istituzioni locali, a iniziare dall’ente Regione, fornendo le garanzie necessarie rispetto a un’ operazione così delicata”. E’ intervenuto sulla questione anche Ignazio Messina, segretario nazionale Idv. Arrivato sul posto nel tardo pomeriggio di ieri, ha affermato: “Protestiamo contro l’arrivo della nave dalla Siria e manifestiamo il nostro dissenso. La scelta di Emma Bonino di acconsentire a questa situazione senza il permesso delle popolazioni interessate è gravissima”. A correre il rischio sono cittadini e ambiente, in sostanza, un’intera umanità. “Giù le mani dai porti italiani- ha proseguito- L’immagine che l’Italia da’ a livello internazionale è quella di un commensale sciocco pronto a pulire il tavolo dopo che altri hanno banchettato”. Per l’Idv, l’Italia avrebbe dovuto “prestare supporto tecnico o logistico”, esattamente come gli altri Paesi. Dubbi, ancora, sui tempi dell’operazione. “L’Opac- conclude- sostiene che saranno sufficienti 24-48 ore, ma c’è chi sostiene che ci vorranno tra i 45 e i 90 giorni. Del resto si tratta di 1.200 tonnellate di materiale chimico, non è un caso che nessun Paese si sia reso disponibile. Eccetto l’Italia, ovviamente”. Anche l’operazione di trasbordo sarebbe molto rischiosa. Si tratterebbe, infatti, di scaricare e ricaricare su un’altra nave migliaia di tonnellate di sostanze tossiche. Un piccolo sversamento in mare sarebbe fatale per le nostre acque.

In mattinata riunione sindaci area porto

I sindaci di Gioia Tauro, Renato Bellofiore, Rosarno, Elisabetta Tripodi, e San Ferdinando, Domenico Madafferi si riuniranno in mattinata per concordare una serie di iniziative a livello istituzionale da assumere dopo la decisione del Governo di far transitare per lo scalo calabrese la nave con le armi chimiche dismesse dal regime siriano. All’incontro fra i massimi rappresentanti dei tre centri piu’ direttamente interessati dall’operazione di trasbordo dei containers contenenti i gas tossici fara’ seguito lunedi’ prossimo, alle 16,30, nel municipio di San Ferdinando, un’assemblea dei primi cittadini dei 33 comuni del comprensorio. 

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