Intervistato da Luca Le Piane, Il campione siciliano, vero e proprio amuleto dell’Italia di Vicini nei mondiali del 1990, oggi a Cosenza in occasione della presentazione del suo libro “Il gol è tutto” e in visita alla nuova scuola calcio gestita dall’associazione Sportiva Fralè a Mendicino, il cui direttore tecnico è Mario La Canna ex calciatore del Cosenza Calcio
MENDICINO (CS) – Come non ricordare i suoi occhi “spiritati” e le sue gesta, entrate di diritto nella storia della Nazionale di calcio italiana. Lui che ha saputo interpretare al meglio il ruolo dell’eroe popolare e divenuto in quel periodo il simbolo di un’intera nazione. Era l’estate del 1990 quando il bomber siciliano salì alla ribalta mondiale e con le sue reti trascinò l’Italia fino alla semifinale quando a Napoli venne poi eliminata dall’Argentina di Maradona ai calci di rigore. Totò Schillaci, classe 1964 da Palermo, con 6 reti vinse la classifica di capocannoniere della competizione disputata in Italia. Quel mondiale da favola gli aprì le porte del grande calcio. Fortemente voluto dall’avvocato Agnelli, a 25 anni, dopo la gavetta e tanta serie B, coronò il suo sogno di giocare nella Juventus.
Totò Schillaci oggi era a Cosenza dove nel tardo pomeriggio, nella sede del Coni, ha presentato il suo libro “Il gol è tutto”. Un libro nel quale racconta la sua storia di calciatore, iniziata da bambino per le strade di Palermo, le sue reti con la maglia del Messina in serie B dove giocò dal 1982 fino al 1989 (Schillaci giocò anche contro il Cosenza al San Vito perdendo 2 a 1), passando al debutto in nazionale quel 9 giugno del 1990 quando a poco più di 15 minuti dal termine, realizzò il gol del successo nella gara di apertura contro l’Austria, dopo essere subentrato a Carnevale. Poi, l’apice della sua carriera culminata con l’arrivo nella Juventus dove disputò 90 gare realizzando 26 reti. Nel 1992 il passaggio all’Inter dove giocò 30 partite mettendo a segno 11 reti. Infine il suo addio all’Italia con il trasferimento miliardario in Giappone al Júbilo Iwata. Insieme al campione azzurro, alla presentazione del libro hanno partecipato anche Enzo Paolini presidente del Premio Sila e Giorgio Roselli allenatore del Cosenza Calcio.
LA VIDEOINTERVISTA DI LUCA LE PIANE A TOTO’ SCHILLACI
Il nostro Luca Le Piane ha intercettato Totò Schillaci in esclusiva, ospite nel primo pomeriggio nella nuova scuola calcio di Mendicino gestita dall’associazione Sportiva Fralè, il cui direttore tecnico è Mario La Canna ex calciatore del Cosenza Calcio. Una struttura nuova di zecca (inaugurata da poco più di un mese), moderna e tecnologicamente avanzata, dove si insegna calcio ai ragazzi dai 4 anni in su e nella quale si trovano due campi da calcio di nuova generazione (calcio a 5 e calcio a 8). Totò Schillaci, nell’intervista, ha sottolineato l’importanza delle scuole calcio fondamentali nell’aggregazione e nell’educazione dei giovani. Schillaci questa sera sarà anche ospite del “Juventus Club Doc Totò Schillaci” di Domanico.
