Zumpano, grande festa per i cento anni di nonna Modestina

ZUMPANO (CS) – Il piccolo centro alle porte di Cosenza, ha festeggiato la sua neo centenaria, Modestina Guagliardi.

La festa in onore di nonna Modestina, come viene chiamata da tutti i suoi compaesani con grande affetto e stima, si è tenuta dopo una messa celebrata dal parroco di Zumpano presso l’abitazione dell’anziana signora. Il sacerdote ha regalato alla festeggiata un rosario donato dal Vescovo di Cosenza, Mons. Salvatore Nunnari, che a sua volta l’aveva ricevuto in dono da Papa Francesco. Tanti i regali ricevuti da nonna Modestina, da parte di parenti e amici mentre il sindaco di Zumpano, Maria Lucente, ha consegnato alla neocentenaria una targa e un bel mazzo di fiori. La festa è proseguita con un grande buffet preparato dalle donne del paese, attorno al quale e’ stato possibile condividere con la protagonista e i suoi concittadini la gioia per un traguardo così importante. Emozionato il figlio, Amerigo Siciliano che, ha ricordato con commozione la storia di sua madre. Modestina Guagliardi, sposatasi giovanissima, rimase vedova all’età di soli 19 anni. Un drammatico episodio della sua vita al quale però, ha reagito con dignità e forza d’animo. La centenaria scelse, infatti, di non risposarsi e di dedicare l’intera vita al suo piccolo bambino, all’epoca di soli tre anni. Amerigo, nonostante le difficoltà del tempo e di una crescita senza un genitore, crebbe comunque spensierato ed amato, trovò lavoro e divenne a sua volta padre di tre figli e, oggi, nonno di sei nipotini. La signora Guagliardi, inoltre, è stata sempre vicina a tanti tra i suoi concittadini: per loro, infatti, la porta della nonna di Zumpano è sempre stata aperta. Inoltre, sin da piccolissima e fino all’età di ottanta anni, Modestina, che non si è mai spostata dalla sua terra natia, ha lavorato per molte giovani donne del borgo posto alle porte di Cosenza: fu proprio lei, infatti, la ricamatrice di decine e decine di corredi matrimoniali delle donne di Zumpano. Auguri nonna Modestina, e altri cento di questi giorni!