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Ai domiciliari sorpreso con il cugino nell’armadio, torna in carcere

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Ai domiciliari sorpreso con il cugino nell’armadio, torna in carcere

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RENDE – Era stato arrestato per pochi grammi di cannabinoidi dopo un inseguimento dei carabinieri.

Dopo aver espiato parte della pena presso il penitenziario di via Popilia ad Attilio Chianello, classe ’84, erano stati concessi gli arresti domiciliari presso la propria abitazione a Rende. A seguito di una perquisizione dei militari della locale stazione il giovane cosentino è stato trovato in possesso di materiale pirotecnico. Quel giorno però, oltre ai fuochi d’artificio, in casa di Chianello c’era anche suo cugino che verosimilmente sarebbe andato a trovarlo per fargli un po’ di compagnia e scambiare due chiacchiere. Ma la legge non lo consente. E scatta l’ordinanza di sospensione della detenzione domiciliare per violazione delle prescrizioni contestate dal nucleo operativo e radiomobile della compagnia rendese. Ieri pomeriggio i militari su disposizione dell’ufficio sorveglianza di Cosenza hanno arrestato Chianello a cui rimangono da scontare ancora nove mesi di detenzione. Il trentenne cui patente era stata revocata venne sorpreso nel novembre 2012 alla guida della Peugeot 106 di un pregiudicato tunisino residente a San Fili. Dopo aver setacciato la vettura enon aver riscontrato alcuna ulteriore irregolarità i carabinieri avrebbero proceduto poi a setacciare l’abitazione del Chianello rinvenendo una carta d’identità falsa valida per l’espatrio intestata al ragazzo, ma con una data diversa di nascita e circa 16 grammi tra hashish e marijuana. Il giovane fu immediatamente arrestato con l’accusa di detenzione stupefacent, violazioni al codice della strada, violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi e condotto presso la casa circondariale di Cosenza dove da stanotte è tornato ad essere recluso.

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