Area Urbana
Carenza idrica e indagini della Procura: Sorical chiarisce la propria posizione
Sorical si dichiara disponibile alla massima collaborazione nell’inchiesta, poi specifica: “serbatoi Merone e Via De Rada, si fa presente che le due strutture non sono gestite dalla Sorical.”
COSENZA – Riguardo l’operazione effettuata ieri, da parte dei Carabinieri della Compagnia di Cosenza unitamente ai Carabinieri del Gruppo Forestale di Cosenza, per cercare di venire a capo della conflittualità tra Sorical e il Comune di Cosenza; la Sorical chiarisce la propria posizione. Gli accertamenti, partiti dalla Procura di Cosenza, sono finalizzati all’acquisizione di documenti, al controllo del livello di potabilità dell’acqua con carotaggi, le modalità di erogazione e soprattutto le cause delle interruzioni. Proprio per questo si vuole accertare che la Sorical non abbia compiuto il reato di interruzione del pubblico servizio. Ieri, dopo i controlli, è arrivata la risposta immediata da parte dell’Amministrazione comunale, oggi a controbattere sono i commissari liquidatori della Sorical.
“In merito – si legge in una nota – all’iniziativa della Procura di Cosenza sull’emergenza idrica della città capoluogo, gli uffici della Sorical, nello spirito di massima collaborazione, hanno fornito tutta la documentazione inerente i rapporti tra la società e il Comune e ogni altro elemento utile ai fini delle indagini. L’iniziativa della magistratura potrà così fare definitivamente chiarezza su tutta la vicenda che interessa tutti i cittadini. In merito all’inchiesta della Procura di Cosenza sul servizio idrico, alcuni canali di informazione riferiscono di “carenze igieniche” delle attrezzature nei serbatoi Merone e Via De Rada, si fa presente che le due strutture non sono gestite dalla Sorical. Solo il serbatoio di Via De Rada è di proprietà della Regione ma la gestione e le apparecchiature per le manovre sono del Comune di Cosenza. Nei locali di tale serbatoio il 23 gennaio scorso si è verificato il malfunzionamento di una valvola di manovra di proprietà del Comune che ha causato l’allagamento dei locali. Questa società ha segnalato lo stesso giorno al Comune l’evento e i danni causati. Ancora non si è proceduto alla tinteggiatura dei muri.”



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