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Armi chimiche siriane, le operazioni a Gioia Tauro a maggio

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Armi chimiche siriane, le operazioni a Gioia Tauro a maggio

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GIOIA TAURO – E’ tutto pronto a bordo della Cape Ray, la nave americana che arriverà a Gioia Tauro e che distruggerà le armi più pericolose dell’arsenale chimico siriano.

Attualmente la nave è ormeggiata alla base navale di Rota, nel sudovest della Spagna, ma è pronta a salpare per Gioia Tauro dove imbarcherà il carico di veleni, non appena arriverà dalla Siria. “Se i siriani completeranno il trasferimento il 27 aprile come hanno detto, saremo in Italia in 2-3 giorni e pronti per le operazioni in una decina di giorni”, dicono i responsabili Usa. Sulla Cape Ray sono stati installati due Field Deployable Hydrolysis System, due reattori al titanio per la neutralizzazione di iprite e precursori di sarin attraverso idrolisi, che per la prima volta verranno usati in mare aperto. “E’ il sistema più innovativo, sicuro e controllato per questo tipo di operazione”, assicura Michael Lohan, portavoce dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche. “Questo è il mio messaggio più importante: non ci saranno conseguenze per l’ambiente”.

 

“Dieci nazioni si sono offerte di partecipare alla forza di difesa per garantire la sicurezza della nave Cape Ray quando distruggerà le armi chimiche siriane nel Mediterraneo. I ministeri di Interni e Difesa italiani garantiranno la sicurezza nelle acque italiane e nel porto di Gioia Tauro” dove avverrà il trasbordo dei container provenienti dalla Siria. Lo ha detto l’ammiraglio Robert P. Burke, direttore delle operazioni delle Forze navali Usa in Europa e Africa. “I siriani si sono impegnati a terminare il trasferimento delle armi chimiche dal porto di Latakia non più tardi del 27 aprile. Se manterranno questo impegno, noi potremmo cominciare le operazioni di trasbordo a Gioia Tauro nella prima settimana di maggio“.

 

L’ammiraglio Robert P. Burke, ha voluto rassicurare su quanto avverrà nel porto calabrese, in una delle fasi principali del piano Opac per la distruzione delle armi chimiche di Damasco: “Ci sono sempre dei rischi quando si trattano materiali simili – ammette -, ma abbiamo operato per rendere questo rischio il minore possibile. Gli agenti chimici arriveranno dalla Siria in container doppiamente protetti, e nessun sigillo verrà aperto durante le operazioni di trasbordo nel porto di Gioia Tauro”. La Cape Ray imbarcherà 560 tonnellate di iprite e sarin: “Cercheremo di metterci il minor tempo possibile – assicura Burke – ma dobbiamo sempre operare in sicurezza. Stiamo lavorando con le autorità portuali di Gioia Tauro per poter spostare i container da una nave all’altra direttamente, senza toccare il suolo italiano”. Una volta imbarcate la nave americana prenderà il largo per dare il via alla neutralizzazione vera e propria degli agenti chimici. “Quando saremo tornati in acque internazionali, avremo una serie di procedure dettagliate per trattare in sicurezza questi materiali. Sulla nave ci sono tre livelli di protezione che separano gli agenti chimici dall’ambiente. Una volta neutralizzati, saranno stoccati in barili sigillati e trasportati fino ai porti di distruzione finale in altri paesi”.

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