Il Comune (ovvero noi cosentini) aveva già speso 484mila euro (dati alla Medlabor) che, a detta del sindaco Occhiuto, dovevano bastare per tutte le luminarie del 2017. Ora altre 17mila ad un’altra ditta.
COSENZA – E ancora una volta a Cosenza si torna a parlare di affidamenti diretti su opere che (è noto a tutti) non sono essenziali e necessarie, da dover richiedere la spesa di una cifra cospicua, quale – stavolta – quella di 17mila euro. Parliamo delle luminarie (un tema assai caro al sindaco Mario Occhiuto), già al centro di indagini da parte della magistratura. Ma stavolta la MedLabor non c’entra nulla (nonostante sia la ditta ‘prediletta’ dall’amministrazione, ditta che nel 2011 aveva un giro d’affari di circa 10mila euro, ma tra il 2012 e il 2015 ricevette appalti e commesse dal Comune di Cosenza per oltre 600mila euro; per ultime le luminarie dello scorso Natale). Per il servizio di fornitura e messa in opera delle linee di alimentazione degli stand e l’illuminazione aggiuntiva per la Fiera di San Giuseppe, è stata invece chiamata la ditta Le Pera Stefano srl. Il ‘trucco’ è sempre il medesimo: trattandosi di lavori di importo complessivo inferiore a 40mila euro, questa Amministrazione può procedere, all’affidamento diretto in economia dei lavori, a soggetti di propria fiducia, previa verifica della sussistenza delle capacità e dei requisiti di legge in ordine alle capacità tecnico-organizzative.
Anche il gruppo consiliare del Pd si domanda: “Quali caratteristiche dovevano avere queste luci per essere affidate in via diretta e, guarda caso, sotto soglia, in prossimità della fiera/mercato di marzo per non poter rientrare nella lucrosa fornitura a suo tempo definita “onnicomprensiva” dal Sindaco? Il fatto che questi 17mila euro”aggiuntivi” siano stati gentilmente concessi alla ditta che aveva perso la gara d’appalto di novembre, poi vinta dalla MedIabor, la fa apparire quasi come una sorta di indennizzo, il che renderebbe io tutto ancora più grave. E’ assai discutibile che di fronte a tante emergenze ambientali e sociali si trovino i soldi solo per le luminarie. Un vero schiaffo alla miseria! Abbiamo capito che le luci sono il pezzo forte di Occhiuto e così gli affidamenti diretti, per i quali non perde il vizio, ma ogni pazienza ha il suo limite. Segnaliamo alle autorità competenti la prosecuzione di questo malvezzo – concludono – e non ci meraviglieremo certo se anche questa volta le luminarie diventeranno oggetto di attenzione da parte di inquirenti e media”.
LA REPLICA DEL SINDACO MARIO OCCHIUTO
Il primo cittadino conclude sottolineando: “Oggi noi spendiamo molto meno che in passato quando le Amministrazioni del Pd pagavano 700mila euro solo per un concerto di Capodanno o per una rappresentazione teatrale. Proprio loro, spendevano anche sulle luminarie somme più alte delle nostre se si sommano tutte le feste religiose, e senza alcuna progettualità, ma nessuno se ne accorgeva. Per non dire che ci sono in Italia città che per le luminarie, com’è noto, spendono venti volte più di noi, vedi Salerno (4milioni di euro) o Torino o tante altre, amministrate pure dallo stesso Partito democratico di cui fanno parte gli estensori della nota sulle luminarie cosentine”. In relazione alle cifre divulgate erroneamente dal Partito democratico, si riportano qui di seguito i dati esatti documentati dalla direzione lavori e verificabili presso il ‘II Dipartimento tecnico-Infrastrutture’ di palazzo dei Bruzi:
Piazza Bilotti: il totale dei lavori sono 51.341,00 (48.341,00 + 3.000,00 oneri sicurezza ) + iva 10.635,02, con un risparmio per l’Amministrazione di 63.023,98 dopo il ribasso del 51,659%.
Strade cittadine: il totale dei lavori sono 181.322,00 (176.015,00 + 5.307,00 oneri sicurezza) + iva 38.723,41, con un risparmio per l’Amministrazione di 1.079,09 dopo il ribasso del 0,5%.
Quindi le luminarie di Natale in totale sono 282.021,43 e NON 484.000,00 che è la cifra di tutto l’anno.
Il costo delle luminarie di San Giuseppe, sono comprese nel progetto generale, e sono 14.000,00 + oneri e iva per un totale di 17.080,00.
Infine, occorre precisare che dalla cifra complessiva i 484mila euro, vanno detratti i costi della NON realizzazione delle luminarie di San Valentino e di Carnevale che pure erano contenuti nel progetto.
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