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Uccide il vicino di casa a coltellate, arrestato 28enne

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Uccide il vicino di casa a coltellate, arrestato 28enne

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SAN MAURO MARCHESATO (KR) – Un litigio sfociato in un omicidio efferato.

L’autore è Salvatore Drammis, di 28 anni che ha ucciso a coltellate il vicino di casa, Giovanni Scarfone, di 44 anni, ed è stato arrestato poco dopo dai carabinieri. Il fatto è accaduto a San Mauro Marchesato, nel crotonese, al culmine di una lite provocata da problemi di vicinato. L’assassinio è avvenuto poco dopo la mezzanotte in un pianerottolo della palazzina delle case popolari dove abitavano omicida e vittima. Drammis, durante il litigio ha colpito la vittima più volte con un coltello da cucina con lama lunga 25 centimetri. I rapporti di vicinato tra i due si erano deteriorati da tempo e i dissidi erano frequenti. I carabinieri sono intervenuti sul luogo dell’omicidio a seguito di una chiamata giunta al 112 da parte di un vicino di casa dei due. Drammis è stato arrestato mentre era intento a disfarsi del coltello utilizzato per compiere l’omicidio. Nove le coltellate inferte alla vittima dal Drammis che si sarebbe ferito a sua volta per poter poi raccontare di essere stato aggredito e costretto a difendersi. I militari hanno trovato il cadavere di Scarfone riverso nel cortile interno dell’edificio in una pozza di sangue. Subito dopo hanno notato Drammis, già conosciuto proprio per precedenti dissidi con la vittima, nei pressi di alcune siepi, sporco di sangue e con piccoli tagli al braccio ed una modesta ferita alla gamba. Drammis ha raccontato di essere stato aggredito da Scarfone con un coltello, di averlo disarmato e di essere stato costretto a colpire il rivale ed è stato portato all’ospedale di Crotone per essere medicato. Drammis è comunque in stato d’arresto e secondo la ricostruzione degli investigatori, avrebbe bussato alla porta di Scarfone, il quale ha aperto praticamente seminudo, ed immediatamente lo avrebbe colpito una prima volta, per poi, forse in seguito ad una colluttazione, spostarsi dall’uscio di casa di Scarfone, prima nell’androne del palazzo e successivamente nel cortile interno. I carabinieri, grazie ad alcune testimonianze, hanno accertato anche che almeno due delle tre ferite riportate da Drammis dovrebbero essere auto-procurate. Le indagini proseguono per accertare i motivi del delitto. Tra Drammis e Scarfone non correva buon sangue. In passato c’erano state delle querele reciproche, peraltro recentemente rimesse, per ingiurie e minacce, ma nulla che potesse fare presagire e giustificare tanta efferatezza.

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