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Oggi si vota per il Referendum sulla “Presila Unita” e per la fusione di 5 Comuni
Il giorno è arrivato per le cinque popolazioni della Presila: Trenta, Casole Bruzio, Pedace, Serra Pedace, Spezzano Piccolo. Oggi si vota infatti per la fusione dei 5 Comuni in uno unico.
COSENZA – La Presila oggi è chiamata a votare per il referendum che servirà a decidere sul futuro di cinque comuni che potrebbero unirsi in un unico ente. Se vincerà il Si infatti, si procederà alla fusione dei comuni di Trenta, Casole Bruzio, Pedace, Serra Pedace, Spezzano Piccolo altrimenti tutto resterà invariato. I seggi sono aperti dalle ore 8:00 alle ore 21:00 e verranno consegnate due schede, la prima per la scelta del Sl o del NO alla fusione e la seconda per la scelta del nome al nuovo comune “Casali del Manco” o “Villa Bruzia”.
“Il nostro territorio – è scritto nella nota del Movimento Presila Unita – diventerebbe un unico grande comprensorio con una vastità territoriale tale da collocare il nuovo paese tra i dieci più grandi della provincia e della regione. Parliamo di un ente con una popolazione di più di 10 mila abitanti ed una dimensione territoriale di oltre 167 km2. Le nuove risorse economiche del comune unico consentirebbero di avere maggiori servizi e di qualità superiore per i cittadini. La classe dirigente cambierebbe, dovendosi configurare un solo sindaco, una sola giunta e un solo consiglio comunale, così come cambierebbe la struttura organizzativa del nuovo Ente. Apparati più efficienti e più specializzati, in grado di intercettare finanziamenti ai quali oggi i nostri piccoli comuni non possono accedere. Fermo restando che non verrà licenziato alcun dipendente“.
“La fusione porterebbe ad una maggiore partecipazione democratica, fuori da logiche di parentado, da parte della cittadinanza in cui si premieranno di più le idee per la futura classe dirigente. Per i comuni nati da Fusione la legge prevede un contributo straordinario in termini di trasferimenti economici pari al 50% dei trasferimenti erariali ricevuti nell’anno 2010, circa 1 milione e 600mila euro. Tale contributo è erogato al nuovo Ente per 10 anni dalla sua costituzione. Comune unico vuol dire avere “voce maggiore” dal punto di vista politico e istituzionale. Vuol dire avere un’amministrazione più efficiente ed efficace, ma sempre rispettosa del criterio di economicità delle risorse dell’ente”.
Il Movimento Presila Unita per il Si ritiene che con il Comune unico si gettino “le basi di nuovi modelli di cooperazione sociale, senza ripercussioni sull’aspetto identitario. La Presila è nata oltre mille anni fa dai cosentini e fin dai primi anni del 1100/1200 iniziò a delinearsi il nome dei Casali grazie all’Universitas tra la Presila e la città di Cosenza. Identità è rappresentata, certo, dal singolo cittadino vivificante il territorio, ma anche dal territorio stesso. L’identità nel tempo si è trasformata, ma su una base comune che unisce tutti i presilani. Questo rappresenta un unico grande patrimonio culturale appartenente a tutti gli abitanti della fascia presilana”.
Il Movimento Presila Unita, comitato promotore delle ragioni per il Si, invita tutti gli elettori dei comuni di Casole Bruzio, Pedace, Serra Pedace, Spezzano Piccolo e Trenta a recarsi alle urne oggi, domenica 26 marzo “affinché il referendum sulla fusione sia un trionfo dello spirito democratico dei cittadini. Non è in gioco il futuro politico di un singolo, ma l’avvenire del collettivo. Decidiamo materialmente e concretamente il destino della nostra terra”.



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