Ricerche senza esito sia a Lappano che a San Fili. I cani molecolari non hanno fiutato nulla di rilevante e la scomparsa del 78enne di Lappano è sempre più un mistero. Ma ora si segue la pista romena. Una donna avrebbe attivato il suo cellulare
COSENZA – I cani molecolari hanno lavorato anche nei terreni di Lappano e non solo a San Fili, dove è stata trovata la sua auto. Ma di Damiano Oriolo ancora non v’è traccia. E gli inquirenti sono convinti pertanto che la risposta alla scomparsa di Oriolo sia ancora in contrada “Carrara” di San Fili, luogo in cui è stata trovata la sua auto, la Opel Astra station wagon (con le chiavi ancora attaccate) e altri elementi: un pantalone, una sim, la dentiera, il portafogli vuoto. Proprio nella zona di San Fili, più volte sarebbe stato visto Oriolo spesso in compagnia di donne, pare di nazionalità romena. Dopo quella telefonata il 6 aprile scorso ai familiari, di lui non si sa più nulla. Ora gli investigatori della Squadra Mobile e della Scientifica stanno lavorando su alcune tracce ematiche rilevate nell’auto, due di queste, sul sedile posteriore.
Il telefono di Oriolo in Romania, una romena ha cambiato la scheda
Solo indizi al momento, come una scarpa, gli occhiali da vista e un’altra sim, sempre intestata ad Oriolo, il cui cellulare non è stato trovato ma qualche giorno fa è stato localizzato in Romania, attivato con una nuova scheda all’interno. Il caso strano è che la nuova sim inserita nel telefono, sarebbe stata comprata a Cosenza, solo 5 giorni prima della scomparsa del 78enne. Una scheda intestata ad una donna romena nota agli inquirenti per una rapina ai danni di un pensionato, che era stato adescato, narcotizzato e derubato. Un particolare inquietante quello della donna che potrebbe essere coinvolta nella sparizione di Oriolo, anche a seguito del ritrovamento del portafogli dell’anziano completamente vuoto, dopo il ritiro della pensione qualche giorno prima della sua scomparsa. La pista romena era stata la prima che gli investigatori hanno preso in considerazione ma al momento non ci sono riscontri. Inoltre nell’auto di Oriolo, passata al setaccio dalla polizia, non sarebbero state repertate impronte rilevanti.
