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Emergenza rifiuti, Pugliano: ‘non mi dimetto solo per la Stasi’
CATANZARO – “Fino a poco fa ero deciso a dimettermi”.
Si è detto rammaricato e arrabbiato per lo slittamento del Consiglio regionale, l’assessore regionale all’ambiente, Pugliano, che avrebbe dovuto approvare il Piano sui rifiuti. “Se resto al mio posto, è solo per la presidente facente funzioni Antonella Stasi, perché non voglio e non posso darle un ulteriore carico di responsabilità”. Così Francesco Pugliano, incontrando i giornalisti a Catanzaro ha spiegato di aver deciso di non dimettersi nonostante l’annuncio fatto nella riunione del Consiglio regionale di lunedì in caso della mancata approvazione della legge pronta da aprile 2013, si è mostrato fortemente amareggiato per la decisione di rinviare la seduta della massima assemblea calabrese che era prevista per oggi.
“C’è un disinteresse non generale ma diffuso – ha aggiunto – sui rischi che comporta la mancanza di certezze in materia di rifiuti. Un disinteresse che contagia anche pezzi importanti della mia maggioranza. Si sono cercati pretesti e il pelo nell’uovo per rinviare la seduta che avrebbe consentito di mettere dei punti fermi nella gestione di un settore che rischia di saltare in piena stagione estiva, con tutte le possibili conseguenze del caso, mentre la legge non è altro che l’applicazione di una norma nazionale del 2011. E la Calabria è l’unica Regione che non ha adempiuto. C’è, in sostanza, chi vuole mantenere il disordine”. Rispetto all’esito della riunione della commissione Bilancio, a conclusione della quale è stato chiesto il riesame del testo del Piano determinando lo slittamento del Consiglio, Pugliano ha detto che “non mi è stata fatta pervenire nemmeno la comunicazione degli esiti della Commissione. Si è trattato di uno sgarbo istituzionale. L’organismo, peraltro, si è avvalso di una relazione del dirigente del Dipartimento Bilancio, mentre bisognava prendere solo atto del’invarianza di spesa. Abbiamo chiarito, registrazioni alla mano, anche rispetto a quanto affermato dal consigliere Aurelio Chizzoniti, che non c’è stata alcuna manomissione rispetto al testo della legge uscito dalla commissione”.
“Vorrei evitare di fare il lupo con i Comuni, ma non posso lasciare il sistema nell’anarchia più assoluta – ha proseguito Pugliano. – Le risorse sono a zero e, per evitare il tracollo, sono pronti i decreti di nomina dei commissari ad acta per i primi 30 Comuni morosi in ordine al debito relativo al 2013. Ormai siamo alla fase conclusiva”. Sottolineando così i rischi che si corrono nel pieno di una stagione estiva già iniziata, ha sottolineato che “la mancata approvazione del Piano regionale dei rifiuti – ha spiegato – rischia di produrre effetti devastanti. Dopo che si è ottenuta nei mesi scorsi la possibilità di poter fare capo anche agli impianti privati per allentare la morsa dell’emergenza rifiuti, è dal mese di maggio che stiamo chiedendo alle aziende di pazientare per quanto riguarda i pagamenti e la stipula dei contratti. Adesso, però, la notizia del rinvio del Consiglio regionale ha fatto scattare la rabbia dei privati, alcuni dei quali si sono fermati avendo lavorato sino ad oggi sulla parola. Un primo segnale su cui riflettere, in questo senso, è la situazione determinatasi in provincia di Cosenza, dove il fermo è in atto. E noi sappiamo che, se si ferma un pezzo del sistema, anche per pochi giorni, sarà necessario poi almeno un mese per tornare alla normalità. A fronte di questo, tuttavia, non si sa quando sarà convocato il Consiglio e il mio allarme sulla carenza di risorse, che va avanti da mesi, rimane inascoltato”.
Pugliano si è poi detto “orgoglioso delle attività portate avanti, come la pianificazione e la programmazione degli interventi, realizzate dopo 16 anni” e dei risultati della raccolta differenziata “che – ha precisato – siamo riusciti a rilanciare dal 2013. A Cosenza e Catanzaro, tra i capoluoghi di provincia, sono stati fatti dei passi in avanti in questo ambito. Ci stiamo muovendo e mercoledì avremo un incontro per ottenere analoghi risultati anche a Reggio, Vibo e Crotone. L’inserimento della clausola di premialità o penalità, in questo senso, potrebbe rivelarsi decisivo per fare svegliare molti Comuni”.
Pronti i commissariamenti per i primi 30 comuni morosi
Il riferimento dell’assessore Pugliano è ovviamente a quei comuni che non hanno provveduto a pagare il debito sui rifiuti e che, quindi, mettono in difficolta’ la gestione del sistema. “Per i Comuni morosi e’ pronto il decreto di commissariamento – ha detto Pugliano – secondo tutti gli annunci che ho fatto nei mesi scorsi. Per i primi trenta, in ordine all’entita’ del debito per il 2013 nei confronti della Regione, e’ pronto il decreto per fare partire il commissariamento”.



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