COSENZA – Tante verità da accertare su quel giovane sorriso spento. Sulla morte del 17enne Mario Petrone, spirato all’alba di sabato mattina, in un letto del reparto di rianimazione dell’Ospedale Civile dell’Annunziata, la magistratura cittadina ha deciso di aprire un’inchiesta. Classicamente si dice che l’indagine è, per così dire, un atto dovuto, così come la cristallizzazione degli indagati. Sono ben otto i nomi inseriti nel fascicolo, aperto dal procuratore della Repubblica Dario Granieri e dal pm Giuseppe Visconti, titolare della delicata inchiesta giudiziaria.
Nero su bianco sono stati messi i nomi dei medici, in servizio la sera di quel maledetto venerdì scorso nell’ospedale e i due autisti delle altrettante vetture coinvolte nel sinistro. Sotto la lente d’ingrandimento del pm sono finite le cause del decesso del centauro diciassettenne. Il titolare dell’inchiesta vuole capire se il giovane è deceduto per legante, troppe ferite riportate nell’impatto, o se la morte è ascrivibile a qualche precisa responsabilità medica su cui fare piena luce. La Procura, infatti, oltre a disporre l’immediato sequestro delle cartelle cliniche del ragazzo, ha anche deciso di far eseguire l’esame autoptico sul cadavere dello sfortunato Mario Petrone. Per stamattina è, infatti, previsto a l’assegnazione dell’incarico agli anatomopatologi, nominati dalla Procura, nonché si starebbe anche pensando alla nomina di un pool di consulenti della magistratura per effettuare una precisa e dettagliata ricostruzione sulla dinamica del sinistro, già ampiamente spiegata negli atti investigativi dai carabinieri della Compagnia di Rende, diretti dal capitano Luigi Miele. L’incidente, come si ricorderà, risale a venerdì sera. Erano da poso passate le 19:30, quando Mario, in sella alla sua Aprilia, stava percorrendo l’ex Ss 19 bis. All’altezza di vialla Fabiano (esattamente in via Cristoforo Colombo, nel territorio di Settimo di Montalto Uffugo, ndr), il violento impatto che ha visto il centauro scontrarsi con una Fiat Punto, impegnata, secondo gli accertamenti investigativi ad effettuare una manovra per svoltare ad un incrocio. Il violento impatto aveva fatto volare il 17enne dalla sella della sua due ruote, mandando sulla corsia opposta, dove, proprio in quel momento, transitava una Toyota Yaris che travolgeva Mario, già a terra, ma cosciente. La scena che si era materializzata davanti agli occhi dei soccorritori era straziante. Il corpo, segnato dalle ferite sul corpo e da numerosi escoriazioni sulla faccia e la testa, veniva prontamente soccorso e trasportato in ospedale per essere sottoposto d’urgenza ad un delicato intervento chirurgico. Purtroppo non è servito a nulla. La morte ha deciso di sopraffarlo all’alba di sabato.
