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Frana a Mendicino: chiesta condanna per architetto, ingegnere e funzionari comunali

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Frana a Mendicino: chiesta condanna per architetto, ingegnere e funzionari comunali

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COSENZA – Gli inquilini delle abitazioni, dichiarate inagibili dopo il crollo della collina, sono senza casa da oltre cinque anni.

Le piogge torrenziali nel lontano Febbraio del 2009 causarono una frana che coinvolse le villette bifamiliari appena costruite su Cozzo Pirillo, a Mendicino. Lo smottamento fece sbriciolare il muro di cinta che avrebbe dovuto contenere eventuali cedimenti. Un cortile e parte della cancellata del complesso edilizio furono trascinati a valle dal fiume di fango che inondò il quartiere. Secondo gli inquirenti le case furono costruite in una zona sismica solo parzialmente edificabile. Le autorizzazioni a costruire, pare risultino essere alquanto anomale.

 

In realtà nessuno avrebbe potuto concederle, ma nonostante tutto i cantieri furono allestiti e le villette innalzate su quel costone che di lì a poco avrebbe comportato l’evacuazione di tutti gli abitanti della zona. A dichiararlo sarebbero le perizie della Procura di Cosenza che per l’episodio iscrisse nel registro degli indagati dieci persone. Ieri, il procuratore Tridico ha sancito il non luogo a procedere per i geometri Eugenio Caira, Sergio Mirabelli, il progettista Giancarlo Lombardo e l’amministratore delle due ditte di costruzione che realizzarono il complesso Iolanda Braccioforte. E’ stata invece richiesta la condanna a sei mesi di reclusione per il costruttore Gennaro Bisogno, otto mesi per l’architetto Virgilio Viscido, per l’ingegnere Giancarlo Lombardo e per il funzionario Michele Toteda, un anno per Raffaele Muoio e Angelo Falbo funzionari dell’ufficio tecnico del Comune di Mendicino.

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