I consigli del coach del dolore Paolo Valli per sfruttare al meglio i benefici del caldo, dell’acqua e del movimento.
MILANO – È partito il conto alla rovescia che sancisce l’inizio delle ferie estive per la grande maggioranza degli italiani. Ma se il caldo e la stagione estiva sono un traguardo sospiratissimo per chi può godere di qualche giorno di riposo solo d’estate, per chi soffre di fibromialgia l’estate rappresenta un periodo addirittura di maggior sollievo proprio per le temperature più elevate. “In linea generale il clima caldo è favorevole per chi soffre di fibromialgia. Infatti, il calore aiuta a ridurre la tensione muscolare e a ridurre la rigidità. Il clima freddo, al contrario, fa aumentare la rigidità di muscoli e articolazioni”, spiega Paolo Valli, fisioterapista e ‘coach del dolore’, che ha raccolto la propria esperienza ventennale in un libro, “La tua svolta al dolore”(Tecniche Nuove), una vera e propria guida su come liberarsi dalla fibromialgia e dal dolore cronico. La fibromialgia è una sindrome da sensibilizzazione centrale, caratterizzata dalla disfunzione della percezione, trasmissione e processazione del dolore, con prevalenza a livello dell’apparato muscolo-scheletrico. In particolare, chi ne è colpito presenta un’alterazione a livello del sistema nervoso centrale e periferico, che amplifica le sensazioni dolorose (o ne riduce l’inibizione), influenzando il modo in cui il cervello elabora i segnali di dolore. Secondo le stime, in Italia questa sindrome colpirebbe circa 2 milioni di persone, in una fascia di età fra i 25 e i 55 anni.
Non esiste la vacanza ideale per il paziente fibromialgico. Vi è piuttosto la vacanza che più si sposa con le caratteristiche e le preferenze di ciascuno. Ci sono tuttavia alcune accortezze valide per tutti e di cui è bene tenere conto. “In questi mesi dell’anno si hanno a disposizione moltissimi alimenti freschi che non hanno subito trattamenti o trasformazioni industriali, in particolare ortaggi e frutta di qualità, fonti insostituibili di principi nutritivi e di vitamine. È meglio stare attenti però all’assunzione delle verdure della famiglia delle solanacee, come patate, pomodori, melanzane, peperoni, poiché contengono la solananina, una sostanza che, se introdotta in quantità elevate, ha effetti diretti sul sistema nervoso ed è
Per questo è fondamentale creare la giusta temperatura, al fine di sfruttare i vantaggi dati dal maggior movimento – precisa ancora Valli – Attenzione all’aria condizionata: gli sbalzi caldo-freddo possono portare a blocchi al collo e alla schiena”. L’ultimo suggerimento riguarda la sudorazione: “Sudare è una delle principali strategie di difesa messa in atto dall’organismo per contrastare una temperatura eccessiva del nostro corpo (superiore ai 34°-35°), una sorta di sistema di raffreddamento attivato dall’ipotalamo. Sudare fa bene perché ci permette di liberare
Paolo Valli, fisioterapista-osteopata e coach del dolore, è nato a Bergamo nel 1973. Dal 2002 è professore a contratto presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Nel 2006 fonda il IRO Medical Center, una struttura polifunzionale dedicata alla riabilitazione principalmente in ambito ortopedico con particolare focus sulle problematiche della colonna vertebrale e sulle patologie legate alla pratica sportiva. Svolge la sua professione dal 1995 e negli ultimi anni ha scelto di approfondire il tema del dolore, in particolare delle forme croniche e della sindrome fibromialgica. Con Tecniche Nuove ha pubblicato ‘La tua svolta al dolore’, (novembre 2016), una guida pratica che guida il paziente verso un personale percorso di guarigione, allo scopo di aiutarlo a liberarsi definitivamente dal dolore.
