Domani, è in partenza dagli uffici giudiziari di Catanzaro, quello che è stato definito il “Treno della speranza”.
CATANZARO – “Sì perché la speranza nel fischio di partenza di questo treno ha accompagnato sia i 1000 tirocinanti in attesa di riscattare in maniera utile, attiva e dignitosa il “forzato stato di disoccupazione” che li aveva lasciati a casa nel torpore ed al contempo nella rabbia, sia quella dei dipendenti delle varie cancellerie o uffici assimilati che, in un clima di sempre crescente carenza di personale, lavorano in attesa di una concreta e fattiva collaborazione da parte dei tirocinanti. Certo, l’attesa è stata lunga perché lungo è stato il ritardo accumulato. La Cse Filai, – si legge in una nota – nella programmazione di questa partenza, può tranquillamente affermare a testa alta di essere stata l’unica sigla sindacale che ha lottato contro il deragliamento o contro chi, senza essere munito di regolare biglietto, aveva tentato l’assalto al treno. Senza timore di essere smentiti la Cse Filai ha lottato senza tregua per il buon esito della vicenda a partire dal primo sit-in risalente a dicembre dello scorso anno al quale si sono susseguite numerose altre manifestazioni in piazza, sia a Catanzaro che a Reggio Calabria, fino alle ultime sollecitazioni effettuate senza sosta anche durante il periodo estivo sotto un ombrellone.
Il “Treno dei 1000 tirocini giudiziari” non potrà mai essere ricordato come un FrecciaRossa perché non ha viaggiato sicuramente ad alta velocità ma per tutti rappresenterà quello che è stato ossia un Treno Regionale. Un treno che si chiama così perché il termine “Regionale” deriva da “Regione” e questo bando di tirocini si servirà proprio di questo treno per fermarsi in tutte le stazioni anche se i servizi offerti saranno solo quelli di seconda classe. Questo convoglio in partenza venerdì da Catanzaro farà dunque tappa nelle diverse province calabresi e dalle diverse località saliranno via via tutte le 1000 persone che hanno effettuato la loro prenotazione. Questo nuovo viaggio sarà per loro un’occasione per dimenticare la difficile situazione che stanno vivendo e per riaccendere in loro la fiammella della speranza che lo stato di disoccupazione aveva affievolito. E la Cse Filai è fiera di aver contribuito a rialimentare questa speranza nei cuori dei più deboli che ha sempre inteso tutelare.”
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