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Indipendenza dello Stato africano: l’ambasciatore del Senegal a Cosenza e Rende

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I cittadini senegalesi del capoluogo bruzio  sono circa 200 in città, mentre se ne contano in totale 500 residenti in tutta la provincia

 

COSENZA – L’atteso e ormai tradizionale evento che anche a Cosenza festeggia  l’indipendenza del Senegal, in programma domani, domenica 15 aprile, con musica, tamburi e danze su corso Mazzini a partire dalle 16,30, ha vissuto oggi il suo momento istituzionale con la visita a palazzo dei Bruzi dell’ambasciatore dello Stato africano in Italia, Mamadou Saliou Diouf, ricevuto in Comune dal sindaco Mario Occhiuto e da parte della sua Giunta con gli assessori Matilde Spadafora Lanzino e Carmine Vizza. Si tratta di un appuntamento davvero eccezionale che rientra nelle celebrazioni di indipendenza di un Paese che divenne autonomo nel 1960, quando il Senegal si liberò dalla dominazione francese.

Ciò che caratterizza i cittadini senegalesi del capoluogo bruzio (circa 200 in città, mentre se ne contano in totale 500 residenti in tutta la provincia) è la buona integrazione sul territorio che vede proprio nell’Amministrazione comunale un imprescindibile punto di riferimento, come è stato più volte sottolineato questa mattina dai membri dell’Associazione Senegalesi a Cosenza (ASeCo) che, insieme al loro presidente, hanno accompagnato l’ambasciatore. Di dialogo interculturale, accoglienza, inclusione, collaborazione e, fra le altre cose, di politiche internazionali, si è parlato nel salone di rappresentanza del palazzo di città. “Grazie per questo incontro – ha dichiarato il sindaco Occhiuto ricordando subito  la precedente visita a Cosenza dell’ambasciatore, due anni fa, quando Occhiuto era anche presidente della Provincia – La mia Amministrazione è ben lieta di accogliere proposte che possano ulteriormente favorire il dialogo fra le nostre comunità. Penso, ad esempio, al fatto di ospitare artisti senegalesi nelle residenze dei BoCs Art. Ciò significherebbe aprirsi maggiormente a contaminazioni culturali oltre che di natura strettamente sociale”.

Lo stesso ambasciatore Mamadou Saliou Diouf ha rivelato di aver conservato un ottimo ricordo del Sindaco di quel giorno del 2016 in cui, all’indomani della sfiducia da parte di 17 consiglieri e quindi di fatto da pochissime ore non più sindaco, lo incontrò nel palazzo di piazza XV Marzo nelle vesti di presidente della Provincia: “Ricordo che per lei non era un giorno facile – ha evidenziato – ma che nonostante tutto dimostrava grande serenità”. Da allora, sono stati segnati importanti progetti tra la Calabria e il Senegal, nella sanità, nell’agricoltura, nell’ambito della comunicazione.

Dopo avere espresso fascinazione nei confronti della storia del nostro Paese che fonda le sue radici nella imponente storia dell’impero di Roma, sua eccellenza Mamadou Saliou Diouf si è soffermato sulla nostra regione: “Sentiamo un forte legame con la Calabria. Qui non abbiamo preoccupazioni perché la gente è accogliente, specie a Cosenza, al contrario del Nord Europa, dove invece la nostra comunità registra dei problemi di integrazione. L’idea – ha aggiunto – sarebbe quella di realizzare un gemellaggio tra Cosenza e una città del Senegal, perché noi aspiriamo a raggiungere l’esperienza dei Comuni italiani.

Il sindaco Occhiuto non solo ha espresso soddisfazione per la conclamata collaborazione tra la Calabria e il Senegal che ha già dato i suoi frutti nei filoni dell’arte, dell’agricoltura, dello sport eccetera, ma si è detto felice di poter ricambiare magari la visita in Africa per porre concretamente le basi di un nuovo gemellaggio tra territori. In un siffatto clima di sintonia, secondo i dettami del cerimoniale l’incontro è stato poi concluso dalla firma dell’ospite sul libro d’onore e dalle foto di rito.

 

L’ambasciatore del Senegal in visita a Rende

 

RENDE  (CS) – “Rende vuole e deve essere città dell’accoglienza promuovendo insieme alle comunità migranti e alla partnership con l’Università della Calabria un’idea di comune multiculturale, aperto e interattivo”: così il sindaco Marcello Manna a margine dell’incontro svoltosi al museo del Presente lo scorso sabato con l’ambasciatore senegalese Mamadou  Saliou Diouf giunto a Rende in occasione delle celebrazioni per la festa dell’indipendenza senegalese promossa dall’associazione ASeCo.

“È importante per me incontrare il mio amico e ringraziarlo per quanto sta facendo per la comunità senegalese a Rende”, ha detto l’ambasciatore del Senegal parlando del sindaco Marcello Manna, il quale ha risposto: “sono io che ringrazio il mio amico per le parole che ha pronunciato oggi.”.

L’evento è stato occasione per ricordare i tanti progetti svolti e in essere dell’assessorato all’inclusione sociale e all’immigrazione: “Siamo lieti di questa collaborazione-ha affermato Marina Pasqua- perché è il frutto di un lavoro che il nostro comune sta svolgendo. Siamo partiti dall’esperienza di Running for equality lo scorso anno che ci ha fatto toccare con mano quanto il dialogo interculturale sia necessario affinché si possa costruire una città accogliente. Anche quest’anno con Arts for equality abbiamo dimostrato quanto sia importante lavorare con le comunità straniere e quanto importante sia che esse stesse si raccontino. Il lavoro del mio assessorato, delega che il sindaco ha voluto affidami, continua in questa direzione attraverso la promozione di politiche tese alla condivisione e alla promozione delle differenze, del rispetto e della solidarietà tra popoli. Parlare di inclusione è oggi riduttivo. La co-progettazione è per noi già realtà.”.

Si è parlato anche della prossima iniziativa a cura dell’assessorato alla cultura che in questi giorni è impegnato nella prima edizione del Festival delle culture inteecciate: “In un periodo storico quale quello che stiamo vivendo -ha dichiarato Marta Petrusewicz- riteniamo la cultura come veicolo privilegiato per  combattere pregiudizi e ignoranza. Attraverso un dialogo empatico, orizzontale e dialettico è possibile costruire la comunità del futuro.”.

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