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Vulpes, estorsioni a Rende: assolto Francesco Patitucci

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Vulpes, estorsioni a Rende: assolto Francesco Patitucci

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tribunale catanzaro corte appello 2

Condannato a tre anni in primo grado, assolto in appello Francesco Patitucci a due anni dalla condanna in primo grado. Rigettato l’appello presentato dall’accusa anche per Ferrise

 

COSENZA – Termina in Appello per Francesco Patitucci e Simone Ferrise il processo Vulpes che li ha visti condannati in primo grado, nel marzo del 2016 rispettivamente a tre anni e un anno e mezzo. Nle pomeriggio, la Corte d’Appello di Catanzaro si è pronunciata con una sentenza assolutoria. Gli unici due imputati che avevano scelto  di essere giudicati con rito ordinario e che incassarono pene decisamente più lievi rispetto a quelle richieste dal pm Pierpaolo Bruni: tre anni di reclusione per Francesco Patitucci, difeso dagli avvocati Marcello Manna, Laura Gaetano e Luigi Gullo, invece dei nove invocati dal pubblico ministero, un anno e mezzo per Simone Ferrise, difeso dall’avvocato Cesare Badolato, cui inizialmente era stata chiesta la condanna a otto anni. I due erano stati coinvolti nell’operazione Vulpes per una serie di reati estorsivi che si sarebbero consumati nel territorio rendese. Furono condannati con rito abbreviato nell’ambito dello stesso processo altri presunti affiliati alla galassia dei gruppi che fanno riferimento alla  cosca Lanzino: Francesco Costabile, Adolfo D’Ambrosio, Alberto Superbo e Umberto Di Puppo. Mentre Walter Gianluca Marsico e Mario Piromallo furono assolti da ogni accusa.

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