Provincia
Cavallerizzo dopo 13 anni, la provinciale 94 è chiusa. Manifestazione a Mongrassano
“Ci incontriamo il 23 giugno a Mongrassano”; il Movimento per la ricostruzione strada provinciale per Cavallerizzo ha indetto una manifestazione per sollecitare le istituzioni ad occuparsi del problema
MONGRASSANO (CS) – Troppo tempo è trascorso da quel drammatico 7 marzo 2005, con un territorio ferito all’improvviso, colpito dalla tragedia vissuta dalla popolazione di Cavallerizzo di Cerzeto. Un territorio, e non solo una comunità, sfregiato dall’interruzione della strada provinciale 94 (ex appennina), che non ha separato solo il comune di Mongrassano da quello di Cerzeto, ma che vive il dramma di veder spezzati i rapporti proficui da sempre intessuti nell’intero circondario, storicamente unito, che ha provocato un danno notevole a tutta la comunità, sia economico che sociale e civile.
Dopo vari incontri che si sono svolti nell’ultimo anno con il presidente della Provincia, Franco Iacucci e con il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, insieme a tecnici volontari del movimento, è stato realizzato e presentato, alle due presidenze (di Provincia e Regione), un progetto su come ripristinare prontamente il tratto franato, grazie ad un percorso alternativo che collegherebbe la strada esistente, con lavori e interventi fattibilissimi, oltre che con costi proporzionati all’opera. Dunque la soluzione c’è, è dimostrato… se la si vuole attuare. In merito però non è arrivata alcuna risposta ed è stata ignorata questa concreta proposta di intervento.
In merito alla situazione e per invitare le popolazioni interessate alla mobilitazione in programma sabato prossimo a Mongrassano, è intervenuto ai microfoni di Rlb, un rappresentante del Movimento, Francesco Posteraro
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“Per questo motivo, è ora di dire basta – scrive il Movimento per la ricostruzione strada provinciale per cavallerizzo – perchè questa situazione, le popolazioni dei tanti comuni coinvolti, specie di quelli isolati, non devono e non possono più accettarla. Sinora, gli enti preposti al ripristino del tratto franato ci hanno snobbato e dimenticato, sperando forse nella nostra rassegnazione, tralasciando questa problematica e procurando danni irreversibili al territorio, oltre che a penalizzare lo sviluppo delle zone interessate. È giunto il momento di ribellarci civilmente, per rivendicare quel nostro diritto che ci è stato negato e che è trascurato da troppo tempo”.
Manifestazione il 23 giugno alle 10.30 a Mongrassano
“Ecco perché, giunti a questo punto e terminata la pazienza, l’unica soluzione rimasta è quella di sostenere una mobilitazione generale che deve richiamare l’attenzione delle autorità competenti e che deve scuotere, soprattutto, le coscienze di tutti, specie quelle di chi ha la facoltà, il potere e il dovere di ripristinare quanto ci tocca di diritto. Per queste ragioni, il prossimo 23 giugno, tutti noi ci ritroveremo a Mongrassano centro, in piazza Tavolaro, dalle ore 10.30, per manifestare contro questo modo di fare indifferente, così sprezzante e irrispettoso verso le comunità, nonostante il grave problema. Tutti siamo chiamati a partecipare, perché mai come in questo caso la presenza di ognuno è fondamentale, visto che questa situazione ci riguarda tutti direttamente, nessuno escluso. Più ci sarà un’ampia partecipazione alla manifestazione, più avremo modo di essere vincenti in questa nostra battaglia e di ritornare a garantire sviluppo e futuro al nostro territorio. Ovviamente alla mobilitazione sono state invitate anche le autorità civili regionali e provinciali, il vescovo Monsignor Leonardo Bonanno, i sindaci del territorio, i vertici provinciali delle forze dell’ordine, gli enti civili e religiosi, le associazioni di categoria e di volontariato sociale.




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