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Cuore e orgoglio rossoblù: il Cosenza “sbanca” Paternò

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Cuore e orgoglio rossoblù: il Cosenza “sbanca” Paternò

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COSENZA – Tutto secondo copione. Il Cosenza ritorna all’antico e vince. Il modulo tattico del 3-5-2 funziona e permette ai Lupi di sbancare con un’1-0 il “Falcxone-Borsellino” di Paternò.

La gara non era della più semplici, considerato che la squadra arrivava da una settimana tribolata, condita da critiche piovute addosso come macigni a Gianluca Gagliardi e ai silani, dopo la cocente sconfitta casalinga contro il Montalto. Quello visto oggi in campo è stato un Cosenza meraviglioso, tutto cuore, grinta e orgoglio che con un guizzo vincente di bomber Mosciaro ha regalato di nuovo un sorriso ai supporters rossoblù. presenti sugli spalti dello stadio siciliano. Gagliardi, a causa delle tante assenze, è costretto a disegnare una squadra imbottita di under e con un Mosciaro straordinario che, in alcuni frangenti della gara, s’è caricato la squadra sulle spalle, dandosi da fare in tutte le zone del campo. Il bomber è stato eroico. Una prova di carattere, ma anche di ataccamento alla maglia, quella maglia che ha deciso di continuare a vestire, rifiutando le allettanti offerte di club di categoria superiore. Se Mosciaro crea, difende e capitalizza, Parisi, Varriale e Sicignano (straordinario), conservano l’1-0. Nonostante l’inferiorià numerica, durata per quasi tutto il secondo tempo, il Cosenza gioca una grande partita. I Lupi scesi in campo meritano un voto che va oltre la sufficienza. Durante i 90′ e passa minuti i silani hanno dimostrato di aver dimenticato amnesie e paure, quelle stesse distrazioni fatali che erano costate le due sconfitte consecutive. Il blitz da tre punti è un toccasana per la classifica e il morale. Contenti si, ma quanto rammarico. Sì, perchè, per quanto visto in campo, il risultato finale stà decisamente stretto ai Lupi che, con maggiore precisione e cattiveria negli ultimi sedici metri, avrebero potuto arrotondare il risultato, sfiorando la goleada. Il Paternò, seppur ben messo in campo, non ha mai impeniserito la retroguardia silana. La diga difensiva, retta a meraviglia da capitan Parisi e Varriale non ha fatto ragionare i padroni di casa che, difficolmente sono riusciti a penentrare negli ultimi sedici metri, provando a raddrizzare la partita con titi dalla distanza e sfruttando i calci piazzati. Anche il quintetto di centrocampo ha fatto un partitone, costruendo manovre interessanti e distruggendo sul nascere ogni folata offensiva dei siciliani. Ammirevole il lavoro svolto da benincasa e Guadalupi. Il Cosenza non sono mai andati in sofferenza, nemmeno quando il fischietto Boggi di Salerno ha sventlato il doppio giallo in faccia a Salvino. E’ in dieci che i Lupi quintuplicano le forze, rinforzano l’oroglio e conservano un risultato che vale molto di più dei tre punti conquistati sul campo. Il campionato del Cosenza non riparte oggi, ma si rimette sul binario giusto. La vittoria permette al Cosenza di recuperare due punti dalla vetta. A fine partita un raggiante Stefano Fiore esalta il valore del suo gruppo. «E’ una vittoria strameritata. Contento per il successo, ma soprattutto per il carattere che hanno messo in campo. Oggi ho visto il Cosenza che conosco e che voglio. Deciso, testardo, cattivo, compatto. Insomma il collettivo è la forza di questo gruppo». Il direttore sportivo passa e chiude. Microfoni e taccuini sono tutti per l’eroe di giornata: Gianluca Gagliardi. «Dedico quedsta vittoria alla società e, soprattutto, all’area tecnica. In primis a Stefano Fiore che è stato coerente con le sue scelte. Oggi i miei ragazzi hanno dimostrato di essere da 10. Li ringrazio tutti per questo loro impegno. Abbiamo fatto una gara da Lupi. I ragaziz sono stati grandi, sotto l’aspetto psicologico, morale e caratteriale. Mi dispace che addosso ai giocatori siano piovute critiche ingenerose».

Già le critiche. Quelle non hanno risparmiato nemmeno il trainer silano. «Ho sentito di tutto su di me. Che sono un avventato, che non so gestire la squadra, che sbaglio le sostituzioni, che non mi vedo le partite, che non leggo le situazioni. Oggi abbiamo vinto e siamo a due punti dalla vetta. Mi auguro di continuare a prendere critiche e vincere da qui fino alla fine del campionato».

Anche Guadalupi è contento per la vittoria e ha un messaggio particolare. «Oggi siamo stati bravi. E’ stata una vittoria del gruppo. In settimana abbiamo capito che era fondamentale ritornare a vincere e lanciare un messaggio agli avversari che ci siamo. Dedico questa vittoria ai tifosi, alla stampa, alla società. Ai tifosi, a quelli che ci hanno seguito, aiutato e sostenuto, mi sento, innanzitutto di dire grazie, ma anche di invitarli a starci vicini, perchè se lavoriamo insieme e con la stessa concentrazione, possiamo toglierci belle soddisfazioni».

In sala stampa arriva il bomber. «Oggi abbiamo dimostrato di essere una squadra. Ho segnato un gol che è merito della squadra, ho provato a segnare il raddoppio, ma la palla mi è rimbalzata male. Abbiamo saputo soffrire e stringere i denti. La classifica dice che siamo a due punti dalla vetta, ma la graduatoria non ci interessa, dobbiamo lottare con questa concentrazione e con questa grinta, messa in campo oggi. Tengo a dedicare questo gol a due tifosi che sono stati diffidati l’annoscorso dopo la gara di Adrano e a Candelieri che mi aveva detto che al primo gol su azione glielo avrei dovuto dedicare».

Tocca anche a Piromallo, cosentino doc, con il rossoblù nel Dna. «Vincere con questa maglia è un piacere».

L’attaccante è di poche parole. Timido davanti a taccuini e microfoni, molto più a suo agio con il pallone fra i piedi.

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