Cosenza
Occhiuto e la presunta ‘truffa cinese’, il sindaco di Cosenza chiede di essere interrogato
Indagato insieme ad altre 25 persone per i reati di associazione a delinquere, peculato, corruzione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio, chiede di essere ascoltato. Parla l’ex consigliere: “Abbiamo sempre denunciato l”anomala’ nomina della compagna di Clini ad assessore all’Ambiente del Comune di Cosenza in cui non ha mai vissuto”
COSENZA – Chiuse le indagini che vedono coinvolte l’ex ministro all’Ambiente Clini, la sua compagna nominata assessore all’Ambiente a Cosenza e l’attuale sindaco Mario Occhiuto per una serie di lavori effettuati in Cina. Appalti e presunti ‘favori’ su cui la Guardia di Finanza ha inteso far luce rivolgendosi alla Direzione distrettuale antimafia di Roma cui Procura ha oggi notificato l’avviso di conclusione indagini per 25 persone indagate a vario titolo per associazione a delinquere, peculato, corruzione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio. L’avvocato Nicola Carratelli, legale difensore del primo cittadino di Cosenza, ha già depositato una corposa memoria difensiva e il sindaco Mario Occhiuto ha chiesto di essere interrogato. Pertanto, il Pubblico Ministero dovrà necessariamente ascoltarlo prima di richiedere un eventuale rinvio a giudizio. “Ciò che Mario Occhiuto è in primo luogo certo di poter dimostrare, – a suo dire – è che i suoi rapporti professionali con la Cina sono antecedenti rispetto al rapporto con il ministro Clini e nascono perlopiù dalla sua personale amicizia con il sinologo Francesco Sisci, originario di Villapiana. Tutti i progetti realizzati in Cina, sono stati commissionati direttamente dal governo cinese, per come documentato dai pagamenti ricevuti con sistemi ampiamente tracciabili”.



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