Indagato insieme ad altre 25 persone per i reati di associazione a delinquere, peculato, corruzione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio, chiede di essere ascoltato. Parla l’ex consigliere: “Abbiamo sempre denunciato l”anomala’ nomina della compagna di Clini ad assessore all’Ambiente del Comune di Cosenza in cui non ha mai vissuto”
COSENZA – Chiuse le indagini che vedono coinvolte l’ex ministro all’Ambiente Clini, la sua compagna nominata assessore all’Ambiente a Cosenza e l’attuale sindaco Mario Occhiuto per una serie di lavori effettuati in Cina. Appalti e presunti ‘favori’ su cui la Guardia di Finanza ha inteso far luce rivolgendosi alla Direzione distrettuale antimafia di Roma cui Procura ha oggi notificato l’avviso di conclusione indagini per 25 persone indagate a vario titolo per associazione a delinquere, peculato, corruzione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio. L’avvocato Nicola Carratelli, legale difensore del primo cittadino di Cosenza, ha già depositato una corposa memoria difensiva e il sindaco Mario Occhiuto ha chiesto di essere interrogato. Pertanto, il Pubblico Ministero dovrà necessariamente ascoltarlo prima di richiedere un eventuale rinvio a giudizio. “Ciò che Mario Occhiuto è in primo luogo certo di poter dimostrare, – a suo dire – è che i suoi rapporti professionali con la Cina sono antecedenti rispetto al rapporto con il ministro Clini e nascono perlopiù dalla sua personale amicizia con il sinologo Francesco Sisci, originario di Villapiana. Tutti i progetti realizzati in Cina, sono stati commissionati direttamente dal governo cinese, per come documentato dai pagamenti ricevuti con sistemi ampiamente tracciabili”.
A far sentire la sua voce dopo la notifica è stato un ex consigliere comunale di Cosenza Giuseppe Mazzuca il quale ha ricordato come in più occasioni l’opposizione chiese chiarimenti in merito alla indagini sull’incarico da assessore affidato alla moglie dell’ex ministro dell’Ambiente Clini. “Premetto in apertura che un avviso di conclusione delle indagini non è una condanna. Ciò detto non posso oggi, a distanza di diversi anni, non ricordare quella volta (7 agosto 2013) che con il collega Sergio Nucci, chiedevamo al sindaco Occhiuto conto dell’operato dell’allora assessore Hauser. Leggere oggi le cronache del tempo, le velate minacce dell’ex ministro Clini, compagno dell’Hauser, la difesa piccata del sindaco Occhiuto, fa sorridere, d’amarezza, ma fa sorridere. Con una interrogazione il collega Nucci ed io chiedevamo conto proprio a Occhiuto di capire cosa avesse di speciale questo assessore che di Cosenza sapeva ben poco e che ben poco frequentava, ad eccezione di qualche soirée, la nostra città.
Quali grandi meriti o competenze – continua l’ex consigliere d’opposizione Mazzuca – avesse per occuparsi di ambiente a queste latitudini. Oggi, con poco stupore, leggiamo congetture iperboliche quanto tragiche che se fossero vere, consegnerebbero un sistema che noi avevamo appena sfiorato e per questo prontamente zittiti. Non c’è vendetta, non c’è non rivalsa, solo la constatazione che quando chiedevamo lumi al sindaco circa le attività della signora Hauser qualcuno, anziché buttare la polvere sotto i tappeti, quei tappeti li avrebbe dovuti rivoltare e guardarci con attenzione sotto. Non so come si concluderà questa vicenda, o forse lo immagino, tuttavia provo un certo appagamento nel sapere che i dubbi che con Sergio Nucci avevamo avuto nel lontano 2013 trovano continuità in quelli della DDA di Roma che, forse perché lontana dal clima nostrano, non risente di refoli o correnti che dalle nostre parti a quanto pare abbondano”.