Ionio
Ritrovato cadavere in un bagagliaio auto, al via il processo in Assise
Omicidio Zinchenko, aperta lāistruttoria dibattimentale, in corte di Assise a Cosenza, del processo che vede imputate tre persone accusate a vario titolo di omicidio premeditato, favoreggiamento e occultamento di cadavereĀ
CARIATI (CS) – Si tratta di Mihails Dimitriks, di 41 anni, presente in aula e le trentunenni, Iana Koshova e Liudmyla Popova. Il presidente della Corte Lucente, (a latere De Vuono), ha accordato dietro richiesta dellāimputato di procedere alla nomina di una nuova interprete in quanto questāultimo avrebbe grosse difficoltĆ di comprensione della lingua con la traduttrice presente in aula. Con il consenso delle parti si ĆØ proceduto quindi a nominare la prima interprete che ha seguito lāimputato nelle fasi giudiziarie, interprete che avrĆ anche il compito peritale di trascrizione delle intercettazioni telefoniche. Dimitriks ĆØ difeso dallāavvocato Francesco Nicoletti. Altri componenti il collegio difensivo Vittorio Schettino, Michele Sarno, Francesco Amodeo. Lāaccusa ĆØ rappresentata dal Procuratore Iannotta della Procura della Repubblica di Castrovillari
IL FATTO
Il 3 settembre del 2017 in contrada Vascellero, a Cariati, fu ritrovato il cadavere di un uomo, avvolto in una coperta, nel bagaglio di una Opel con targa polacca sul ciglio di una strada limitrofa alla spiaggia. A dare lāallarme persone del posto. Intervennero i carabinieri della locale compagnia. Dai primi accertamenti effettuati, medico legali, sul corpo dellāuomo, di nazionalitĆ straniera, emersero ferite da arma da fuoco al torace. Successivamente da esame autoptico emersero anche delle ferite da arma da taglio.Ā La sua morte fu dovuta alla perforazione di cuore e polmone a causa di numerosi fendenti e un colpo di arma da fuoco.
Iniziarono a delinearsi i contorni del giallo della spiaggia di Cariati. Lāuomo, Yuriy Zinchenko, fu identificato grazie alle impronte digitali che lo identificarono come soggetto noto alle forze dellāordine, indagato per associazione a delinquere finalizzata allāintroduzione di immigrati clandestini sul nostro territorio. Aveva un permesso di soggiorno rilasciato per motivi umanitari. Fu arrestato nel 2010 a Crotone come scafista di unāimbarcazione di migranti proveniente dalla Turchia. Per gli inquirenti Zinchenko, 46 anni, era coinvolto nelle truffe di falsi braccianti e del caporalato.
Il proprietario della macchina, scoprirono gli inquirenti, era un cittadino polacco. Solo sei giorni servirono ai militari dellāArma per venire a capo dellāintera vicenda e la Procura della Repubblica di Castrovillari, diretta dal Procuratore capo Facciolla emise tre fermi di indiziato di delitto nei confronti di due cittadine ucraine ed un uomo lituano per lāomicidio di Yuriy Zinchenko accusati a vario titolo di omicidio premeditato, favoreggiamento e occultamento di cadavere: Mihails Dimitriks, di 40 anni, e le trentenni, Iana Koshova e Liudmyla Popova.
A sciogliere tutti i nodi sarebbe stata la compagna della vittima Liudmyla Popova, latitante e ritrovata dai carabinieri a Corigliano, la quale chiese unāinterprete per essere interrogata e svelare lāassassino del compagno. Secondo le dichiarazioni rese la Popova avrebbe solo assistito allāomicidio compiuto dal lettone e da una quarta persona, un uomo. Sembra infatti che le telecamere riuscirono ad immortalare lāauto di DimitriksĀ che avrebbe fatto daĀ āstaffettaā alla Opel VectraĀ diĀ Zinchenko, in quel momento cadavere e trasportato, appunto, da un quarto uomo. I militari dellāArma durante le indagini si avvalsero anche di attivitĆ di intercettazioni ambientali, telefoniche, nonchĆ© dei tabulati. La casa di Zinchenko, a Torretta di Crucoli, si trovava a pochi chilometri di distanza dal luogo del ritrovamento del cadavere. Popova, spiegarono gli inquirenti in conferenza stampa, ripulƬ lāappartamento. «à stata lei a decidere di collaborare perchĆ© non si fidava più di quelle persone ā affermò il sostituto Luigi Spina, all’epoca dei fatti titolare dell’indagine -. Era diventata una testimone scomoda e temeva azioni ritorsiveĀ».
Aperta lāindagine, i carabinieri risalirono allāidentitĆ del cadavere. Zinchenko ucciso per un contrasto di natura economica sorto nellāambito della sua attivitĆ . Lāuomo era conosciuto come colui che fungeva da intermediario nel collocare badanti presso famiglie oppure cittadini stranieri negli esercizi pubblici del crotonese, in particolare dellāEst-Europa. Ā Ā«Direi che in una settimana siamo riusciti a chiudere la prima fase di questo omicidio ā dichiarò Facciolla, il procuratore capo della Procura della Repubblica di Castrovillari -. Ć stato un caso particolarmente difficile e complesso, perchĆ© avevamo solamente un cadavere rinchiuso in unāautovettura con targa straniera, senza generalitĆ . L’uomo ĆØ stato accoltellato e poi attinto da colpi di pistola. Lāomicidio ĆØ stato consumato da quattro persone, ovviamente con ruoli diversi ā spiegò il procuratore Facciolla -. Certamente i due uomini hanno agito in prima battuta, sull’azione violenta e poi le due donne in attivitĆ di contorno. Sono state usate più armi, due coltelli e una pistolaĀ».




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