Cosenza
Topo di appartamento finisce in carcere
Vecchio del mestiere nonostante la giovane età tenta il furto in alcuni condomini. Ma i residneti allertano l’Arma che lo individua e lo arresta. In manette finisce anche un sorvegliato speciale che approfittava delle visite odontoiatriche per andarsene in giro
COSENZA – Ruba nei condomini e i carabinieri lo arrestano. Il controllo capillare dell’Arma sul territorio alla lotta contro i reati minori non da tregua ai piccoli malfattori che finiscono in manette. E’ l’ennesimo caso che risolvono dopo la segnalazione dei residenti che avevano allertato i militari dell’Arma per un tipo sospetto che rubava nei garage di viale Cosmai.
I militari dell’Arma dell’aliquota radiomobile diretta dal maresciallo Italiano, si sono recati sul posto nell’immediato. Il ladro però aveva preferito darsi alla fuga. Ma le telecamere non mentono e dai filmati i detective dell’Arma hanno riconosciuto l’autore del furto, 38enne volto noto alle forze dell’ordine per precedenti specifici, che era lo stesso dei tanti furti perpetrati in centro città . Scattate le ricerche, hanno portato all’individuazione dell’uomo. Acciuffato, indossava ancora gli abiti utilizzati nei furti all’interno dei garage. Per via della mancanza di flagranza è stato denunciato a piede libero ma l’informativa è finita sul tavolo della Procura ed è scattata l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari. L’arrestato è difeso dall’avvocato Roberta Amendola
Arrestato anche un sorvegliato speciale beccato fuori orario. I carabinieri dell’aliquota radiomobile avevano notato strani movimenti di C.B. 30 anni originario di Serra Spiga, agli arresti domiciliari nella frazione di Donnici. Il 30enne è ai domiciliari per scontare la pena in riferimento a due procedimenti entrambi per droga. Il giovane aveva ottenuto il permesso per effettuare prestazioni odontoiatriche in uno studio medico su via Popilia. I militari dell’Arma hanno effettuato appostamenti in borghese seguendo il 30enne dal momento in cui esce dallo studio dentistico e fino al suo rientro presso l’abitazione dove si trovava la pattuglia ad attenderlo. Fermato, il giudice durante la direttissima ha convalidato l’arresto trasferendolo in carcere.



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