L’associazione che tutela le tartarughe marine è attualmente ospitata in alcuni locali della stazione ferroviaria di Brancaleone
REGGIO CALABRIA – Il Presidente della Regione, Mario Oliverio è intervenuto, tramite l’assessorato alle Infrastrutture, presso la Direzione Regionale di RFI per scongiurare lo sgombero del Centro Recupero Tartarughe Marine dai locali della stazione di Brancaleone in cui l’associazione è attualmente ospitata. Oliverio ha chiesto alla direzione di RFI di impegnarsi a garantire la sua permanenza in quei locali, considerato l’elevato valore sociale delle attività svolte dalla Onlus.
“È una realtà che io conosco benissimo – ha dichiarato Oliverio – e che deve essere ulteriormente valorizzata. Ho chiesto a RFI, che ha mostrato grande disponibilità in tal senso, di superare ogni difficoltà di ordine burocratico. Ringrazio l’ingegnere Sergio Stassi, direttore regionale di RFI, per aver accolto la mia richiesta”. Il Comune di Brancaleone, dal canto suo, ha già segnalato di aver ricevuto una lettera da Ferservizi, società del gruppo Ferrovie dello Stato, in cui si annuncia l’intenzione di non rinnovare il contratto di comodato d’uso con cui la stazione veniva affidata al Comune per restituire i locali all’Ente proprietario, cioè a RFI.
Grazie alla disponibilità dimostrata da RFI, le difficoltà emerse saranno ora superate in tempi rapidi: quelli necessari per espletare le procedure amministrative che consentiranno la permanenza del Centro di Recupero negli spazi che attualmente occupa.
Ieri il centro aveva ricevuto una lettera del Comune di Brancaleone, nella quale si intimava di sgomberare, da cose e persone, i locali attualmente adibiti a Centro Recupero Tartarughe Marine in quanto, proprio Ferservizi (Gruppo Ferrovie dello Stato) non avrebbe inteso più rinnovare il contratto di comodato d’uso al Comune di Brancaleone per i locali della stazione ferroviaria che dal 2006 ospitano il CRTM di Brancaleone chiedendo di tornarne in possesso. E per Filippo Armonio e Tania Il Grande dell’Associazione Blue Conservancy Onlus è stato un fulmine a ciel sereno.
La piccola realtà della costa ionica in 12 anni, ha tratto in salvo oltre 600 tartarughe marine vittime della pesca e dell’inquinamento, ospitato e formato oltre 1.000 volontari e studenti, sensibilizzato circa 8.000 scolari e diverse decine di migliaia di turisti e visitatori della struttura.
