Calabria
Ex Lsu – Lpu: sgomberati i binari, ma la lotta continua
Una tregua notturna che dalle prime ore del nuovo giorno riprenderà più agguerrita che mai. A Lamezia Terme si riprenderà con il blocco ferroviario. Confial a Corigliano Rossano prevede il blocco dei servizi
LAMEZIA TERME /CORIGLIANO ROSSANO -E’ stato tolto in serata il blocco dei binari della stazione di Lamezia Terme attuato dai precari ex Lsu-Lpu. La circolazione ferroviaria è tornata gradualmente tornando alla normalità. La protesta ha provocato rallentamenti fino a 150 minuti per tre Frecce, fino a 190 per nove Intercity e fino a 130 per 14 regionali. Al fianco dei manifestanti è arrivato anche il presidente della Regione Mario Oliverio. “Ho chiesto al Presidente del Consiglio un intervento urgente attraverso un impegno formale che consenta di tranquillizzare gli animi e di garantire i lavoratori ed i Comuni, evitando di interrompere un percorso iniziato da anni verso la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità e la certezza del lavoro e dei servizi” ha spiegato Oliverio. Una scelta “incredibile”, ha detto Oliverio, quella del Governo di non inserire i 50 milioni che, uniti ai 39 della Regione – già inseriti nel Bilancio preventivo dell’Ente – avrebbe permesso di proseguire la strada verso la stabilizzazione.
Anche Cgil, Cisl e Uil hanno contestato l’Esecutivo nazionale, ma soprattutto la deputazione regionale delle forze di maggioranza, Lega e 5 Stelle che, hanno sostenuto i segretari generali regionali Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo, ha abbandonato la Calabria e che è “inadeguata e completamente disinteressata ai problemi dei cittadini calabresi”. E la mobilitazione va avanti. Stanotte, probabilmente, nella stazione resterà un presidio di lavoratori, ma domattina, assicurano i sindacati la mobilitazione riprenderà ed andrà avanti “ad oltranza, non avendo ricevuto alcuna comunicazione e risposte da parte del Governo nazionale”.
La lotta non si arresta neanche nei comuni sullo Ionio. Benedetto Di Iacovo, Segretario nazionale Confial ha proclamato lo stato di agitazione e promette il blocco dei servizi. «Stanti le incertezze e soprattutto che siamo allo scadere dei termini per la presentazione di specifici emendamenti di maggioranza, essendo stati accantonati quelli di minoranza, la Confial -Confederazione Italiana Autonoma Lavoratori, sindacato rappresentativo del settore, ha proclamato lo stato di agitazione dell’area ex Lsu/Lpu della Calabria, circa 4.700 lavoratori sfruttati nei Comuni calabresi da oltre un ventennio. La Confial ha indirizzato specifica comunicazione di rito alle Prefetture competenti e alla Commissione nazionale di garanzia sugli scioperi, avvertendo che in mancanza di convocazioni e di risposte adeguate si procederà ad indire manifestazioni pubbliche e il blocco di tutti i servizi gestiti nei Comuni da questi lavoratori, unendosi anche alla lotta proclamata dalle Confederazioni calabresi. Quindi non si escludono altre forme eclatanti quali manifestazioni a Roma e blocchi vari di arterie importanti.




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