Ionio
Minaccia e perseguita l’ex e la figlia minore, misura cautelare per un 43enne
Minacce, atti violenti, telefonate alla figlia minorenne. Un vero e proprio incubo per le vittime che andava avanti da mesi. I Carabinieri di Corigliano hanno eseguito questa mattina, nei confronti dell’uomo, un’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento e di comunicare con le persone offese
CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Condotte vessatorie, minacce ripetute, un vero incubo per una donna e sua figlia. Ma i carabinieri oggi hanno eseguito un divieto di avvicinamento alle vittime nei confronti di F. A., 43 anni, coriglianese, gravato da diversi precedenti, per aver posto in essere ripetute condotte vessatorie nei confronti dell’ex convivente e della loro figlia minorenne ed aver arrecato alle stesse un fondato timore per l’incolumità fisica.
Le attività d’indagine hanno consentito di accertare come da luglio di quest’anno fino ad oggi, la donna e la figlia della coppia, fossero oggetto di reiterati atti intimidatori e comportamenti vessatori, fino a giungere a pesanti minacce di morte, rivolte dall’uomo anche nei confronti della bambina.
A rafforzare il quadro le dichiarazioni rese dalle parti offese ma anche da altri testimoni, e degli stessi Carabinieri intervenuti in diverse circostanze per sedare le furenti liti dell’uomo verso la donna. Inoltre ci sono i referti medici acquisiti a seguito di una tentata aggressione fisica compiuta dall’indagato verso l’ex compagna, e le acquisizioni dei tabulati telefonici che hanno consentito di rilevare l’innumerevole traffico partito dal cellulare dell’uomo verso la figlia, in ogni orario e giorno.
Acclarata la gravità della situazione rispetto al comportamento dell’uomo che avrebbe avuto l’unico scopo di creare turbamento alle due donne, per far desistere l’ex compagna dall’intento di interrompere la loro relazione sentimentale e la loro convivenza, è stata disposta la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalle vittime, con l’obbligo di mantenersi ad una distanza di almeno 300 metri e con il divieto di comunicare con le stesse con qualsiasi mezzo.




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