Calabria
“Lande Desolate”, Oliverio indagato: «Sono tranquillo, ho agito esclusivamente nell’interesse pubblico»
Il governatore della calabria, Oliverio risponde alla stampa dichiarando di avere chiarito la sua posizione e ripetendo che non accetta di essere infangato perchè sempre ligio e scrupoloso al rispetto della legalità
CATANZARO – «Ho chiarito la mia posizione ho sempre operato nell’interesse pubblico, qui si tratta di un’opera importante in un comprensorio importante. La direzione della Regione è volta all’interesse pubblico, nient’altro». Così ha esordito il presidente della regione Calabria, Mario Oliverio, dopo due ore dall’interrogatorio di garanzia tenutosi davanti al Gip di Catanzaro Pietro Carè, assistito dal suo legale, l’avvocato Vincenzo Belvedere, alla presenza del procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e dei pm Camillo Falvo e Alessandro Prontera, nell’inchiesta della Dda su presunte irregolarità nell’appalto per la costruzione di una sciovia.
«In quella fase abbiamo avuto interesse a che le opere si completassero per rendicontare all’Unione Europea e anche l’opera di piazza Bilotti è finanziata con fondi comunitari. Quindi ritardarne la realizzazione avrebbe comportato un pericolo di perdita di risorse. Appena arrivato alla Regione mi sono preoccupato di rendicontare all’Unione Europea sulla base del presupposto della regolare esecuzione delle opere, chiaramente.
Il bando è partito prima della mia esperienza amministrativa; il bando è stato fatto da un Comune e non dalla Regione; le opere complementari sono state finanziate dalla Regione in un programma generale di 1700 opere che appunto sono state oggetto di finanziamento perchè non andassero in malora. Perchè quando un’opera rimane inutilizzata perchè manca una parte delle opere rimane handicappata, il rischio è che anche i finanziamenti vadano alla malora. Quindi io ho agito esclusivamente nell’interesse pubblico come ho sempre fatto nella mia condotta di Governo, sempre!
Io sono tranquillo, so di avere sempre agito, anche in questa circostanza, nell’interesse collettivo. Non ho mai utilizzato un euro, uno, di risorsa pubblica per agire in contraddizione contro l’interesse collettivo. E naturalmente ci sono diverse funzioni nella pubblica Amministrazione. La mia è quella di responsabilità di Governo, della Regione; poi ci sono le strutture amministrative, ci sono gli Enti che operano ognuno per le proprie responsabilità. Ma la mia responsabilità è volta esclusivamente all’interesse pubblico. Lo sottolineo con forza perchè non accetto e lo ripeto ancora una volta, che possa essere infangata e offuscata la mia vita, la mia storia di amministratore pubblico, di uomo impegnato nelle istituzioni e anche di uomo impegnato nella politica; perchè del contrasto alla criminalità organizzata ne ho fatto uno dei motivi fondamentali del mio impegno politico e istituzionale.
Tra l’altro oggi l’ho chiarito con molta precisione e specificità che tutti gli atti assunti sotto la mia amministrazione, sono volti all’interesse pubblico, perchè un’opera che io ho trovato appaltata con quel tipo di gara, è un’opera che non poteva andare alla malora e che anzi, grazie all’amministrazione straordinaria che si è sostituita alla impresa quando quest’ultima è stata oggetto di una interdittiva antimafia, grazie agli amministratori straordinari nominati dalla stessa Procura e alla collaborazione che si è affermata con loro e con l’ente appaltante il comune di Pedace, oggi Casali del Manco, si è portata al compimento l’opera. E l’opera c’è, è lì».
«Barbieri è stato interdetto e questi sono problemi che non conosco nel merito. In corso d’opera Barbieri è venuto meno diciamo». Alle contestazioni sui soldi dati su uno stato di avanzamento alla ditta Barbieri, Oliverio risponde: «L’avanzamento di lavoro, gli stati di avanzamento dei lavori non competono al presidente della Regione perché ci sono organi tecnici, direzioni di lavoro, ecc. ritengo che l’opera sia stata realizzata e con l’amministratore straordinario si è fatto un grande lavoro per chiudere e completare questo investimento. Per quanto riguarda la forma, anche su questo il presidente della Regione è molto ligio e scrupoloso al rispetto della legalità, lo dico senza ombra di essere smentito».
«A me è stato contestato un abuso d’ufficio e ho chiarito che nemmeno un abuso d’ufficio ho fatto perchè non c’è. Poi tra l’altro come reato contestato è largamente diffuso non perchè ci siano chissà quali responsabilità degli amministratori. A volte si incorre in un abuso d’ufficio facilmente per dovere assumere responsabilità. Ma questa volta nemmeno questo c’è. Lo sciopero della fame …lo sto facendo. Il 27 avremo l’udienza presso il Tribunale del riesame e poi mi determinerò. Sono fiducioso perchè la mia posizione in questa vicenda è chiarissima. Non ci possono essere nemmeno interpretazioni perchè è molto chiaro. Quando non ci sono ombre non c’è niente da interpretare. C’è il sole, punto.



Social