Italiani e migranti costretti a vivere in condizioni abitative drammatiche, in strada, in baraccopoli, in auto. Un corposo gruppo di persone aderisce al Comitato per il riutilizzo delle case vuote per superare uno dei tanti paradossi calabresi
SAN FERDINANDO (RC) – Venerdì 1 febbraio si terrà una importante iniziativa presso il Comune di San Ferdinando: la costituzione del Comitato per il riutilizzo delle case vuote della Piana da parte dei lavoratori locali e migranti. “Le condizioni degradanti in cui sono costretti a vivere i braccianti nel nostro territorio sono qualcosa di inaccettabile, – scrive in una nota Potere al Popolo Calabria – la chiusura del ghetto un’impellenza. Ma la risposta a questa vergogna non è non può essere la ruspa, soprattutto in una regione come la nostra, in cima alla speciale classifica del vuoto abitativo: il 40% delle case in Calabria sono vuote, 35mila case di queste solo nella Piana di Gioia Tauro.
Basta quindi a misure emergenziali, basta a tutte le polemiche tese a fomentare la guerra tra poveri. Il dato del patrimonio immobiliare vuoto permette di affrontare nel nostro territorio il problema del disagio abitativo per tutti, italiani e stranieri, senza né un prima né un dopo perché le case ci sarebbero per tutti. L’incentivo all’affitto attraverso l’istituzione del fondo di garanzia è un primo passo importante in questa direzione. Come Potere al Popolo! ci impegneremo all’interno del Comitato per sostenere questa strada, che non è solo una risposta al dramma della tendopoli, ma deve essere una opportunità per tutta la Piana di Gioia Tauro, per ridare dignità, diritti e servizi ai centri interni, per inseguire quegli effetti positivi prodotti dai “nuovi cittadini” che si sono realizzati a Riace e in tante altre esperienze positive”.
