Site icon quicosenza

Cosenza: senzatetto in Prefettura, per loro non ci sono soldi

prendocasa2

Nessuna soluzione dignitosa è stata proposta alle oltre cento persone a rischio sgombero costrette a tornare a vivere in strada

 

COSENZA – Flop al tavolo interistituzionale convocato in Prefettura a Cosenza per discutere del futuro delle oltre cento persone minacciate di sgombero. Si tratta di disoccupati, pensionati, famiglie e precari cui unica prospettiva è quella di tornare a vivere in strada. La loro ‘colpa’ è quella di aver reagito alle politiche abitative della Regione Calabria e dell’Aterp che, di fatto ignorando l’emergenza abitativa, da anni non assegnano alloggi popolari agli aventi diritto, mentre la magistratura ha scoperchiato le corruttele del business dell’edilizia sociale. Hanno deciso di riprendersi ciò che gli spetta in maniera autonoma senza continuare aspettare vivendo sulle panchine, in macchina o in veste di ospiti da amici e parenti. Hanno trasformato due stabili abbandonanti, l’ex sede Aterp di via Savoia e l’Hotel Centrale, in case. Ora a causa dell’inerzia della Regione Calabria e del Comune di Cosenza vengono minacciati di sgombero. L’alternativa non esiste. Dopo un’intera giornata di protesta il 20 febbraio sono riusciti ad ottenere l’incontro che si è tenuto questa mattina in Prefettura alla presenza di Comune, Regione ed Aterp. Dalla discussione nulla è emerso. Per loro non ci sono soldi, le istituzioni hanno quindi ribadito l’assenza di soluzioni abitative dignitose. Alla luce di ciò i militanti del comitato Prendocasa hanno annunciato di essere pronti ad affrontare gli sgomberi coatti delle occupazioni di Cosenza con una mobilitazione continua: «Oggi come ieri: mai più senza casa».

 

 

«Questa mattina – spiega in una nota il Comitato Prendocasa – si è tenuto in Prefettura il tavolo interistituzionale sulla questione delle occupazioni abitative dell’Hotel Centrale e dello stabile di via Savoia. Oltre a noi erano presenti la dott.ssa Tarsia, Capo di Gabinetto del Prefetto, Antonio Molinari, Capo di Gabinetto del Sindaco di Cosenza e il dirigente comunale Giuseppe Nardi. Abbiamo nuovamente ribadito di essere disposti ad accettare soluzioni che risolvano la questione ed evitino gli sgomberi coatti, purché queste siano dignitose e non temporanee. Difronte a ciò abbiamo registrato l’indisponibilità e la chiusura dei vertici della Prefettura e del Comune. Quest’ultimi hanno avanzato una proposta assolutamente inaccettabile e dalla brevissima durata. Evidenziando, nei fatti, l’intenzione di procedere agli sgomberi dell’Hotel Centrale e dello stabile di via Savoia attraverso l’azione delle forze dell’ordine. Abbiamo abbandonato il tavolo perché stanchi di false promesse, mancata chiarezza e menzogne. Paola Galeone, Mario Occhiuto e Giuseppe Nardi hanno deciso di assumersi la responsabilità politica di mandare in strada oltre cento persone tra uomini, donne e bambini., italiani e migranti. Noi, con il supporto della città, ci prepariamo a giorni di mobilitazione determinata. Nella città della “bellezza” e delle “grandi opere” le istituzioni sono totalmente incapaci di dare risposte ai problemi sociali dei cosentini e delle cosentine. Mai più nessuno in strada, mai più senza casa».

Exit mobile version