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Dal 2014 denunciava “assenteisti in comune”. Scattano 13 avvisi di garanzia

Comune di Locri

I Carabinieri hanno notificato stamane 13 avvisi di garanzia per assenteismo ad altrettanti dipendenti del comune di Locri. L’inchiesta dopo la denuncia del primo cittadino che da anni si batte contro i fannulloni

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LOCRI (RC) – Sarebbero 13 gli indagati per assenteismo al comune di Locri. A renderlo noto è stato il sindaco Giovanni Calabrese con un post su Facebook. Da ieri sera il popoloso comune della città metropolitana di Reggio Calabria, è finito al centro dell’opinione pubblica dopo il servizio delle Iene sulla fatiscente e assurda situazione in cui versa il nosocomio. Nella lunga inchiesta di Gaetano Pecoraro è stato intervistato proprio il primo cittadino di Locri, Giovanni Calabrese che non ha nascosto la sua indignazione per la situazione assurda in cui versa l’ospedale di Locri “quello che abbiamo visto e sentito alle Iene è purtroppo tutto vero – ha scritto il primo cittadino – sottolineando che l’ospedale di Locri è gestito da un manipolo di incapaci che lo hanno letteralmente distrutto, ora devono andare tutti a casa La gestione deve essere immediatamente affidata a persone capaci e competenti. La nostra battaglia non si ferma“.

Di questa mattina, invece, la notizia dei 13 dipendenti fannulloni indagatiSarebbero state proprio le denunce del primo cittadino a far scattare l’inchiesta. Calabrese da diversi anni si batte proprio contro l’assenteismo che paralizzerebbe tutta l’attività del suo comune. Nonostante le denunce e i provvedimenti disciplinari adottati, i dipendenti ‘assenteisti’, continuavano a fare i propri comodi tanto che il primo cittadino in modo provocatorio nel 2014 scrisse una lettera provocatoria a Gesù.

Comune di Locri si costituirà parte civile

Il Comune di Locri si costituirà parte civile nel processo a carico di 13 suoi dipendenti, indagati a vario titolo per assenteismo. Lo annuncia all’AGI il sindaco Giovanni Calabrese dopo la notifica, avvenuta stamane, da parte dei Carabinieri, degli avvisi di conclusione delle indagini a carico di 11 impiegati attualmente in servizio e di due andati nel frattempo in pensione. I fatti contestati ​riguardano il periodo 2016-2017. Fu lo stesso Calabrese a segnalare alla Procura di Locri il comportamento anomalo di alcuni dipendenti che si trovavano senza permesso lontano dal posto di lavoro in orario d’ufficio. Le indagini furono svolte in una prima fase dalla Guardia di Finanza e poi dai Carabinieri.

Ho preso l’iniziativa – spiega – dopo aver constatato alcune assenze sospette, verificatesi ripetutamente. Mi sono trovato in condizioni paradossali, praticamente ero solo in ufficio. Dovetti inviare ironicamente una lettera a Gesù tramite i media perché mi risolvesse il problema“. Gli accertamenti hanno riguardato metà dei lavoratori del Comune. Per 13 di loro sono scattate le denunce. Si tratta – aggiunge il sindaco – di situazioni certamente non edificanti. Chi è indagato avrà modo di difendersi nelle sedi opportune. Io, però, devo garantire alla cittadinanza dei servizi e insieme a me deve farlo la macchina comunale, che è pagata dai cittadini. Spero che quanto si sta verificando sia da monito per tutti”.

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