Provincia
Fata: disposta una perizia per accertare le responsabilità dell’incidente
Francesco Fata è indagato di omicidio stradale per l’incidente in cui perse la vita il sedicenne di Roggiano Gravina, Francesco Pio Talarico
CASTROVILLARI – Si indaga sulla morte di Francesco Pio Talarico, il giovane di 16 anni, scomparso in un incidente stradale che si è verificato a San Donato di Ninea lo scorso 8 marzo.
La Procura della Repubblica di Castrovillari, guidata da Eugenio Facciola, ha dato mandato di effettuare una perizia sulla dinamica dell’incidente, nominando un tecnico che avrà il compito di «Verificare i luoghi, lo stato dei mezzi e quindi la dinamica del sinistro». Si tratta di una perizia determinante per comprendere le dinamiche dell’incidente che portò alla morte il giovane di Roggiano Gravina. L’incidente si è verificato sulla Strada provinciale 132 al km 3+400, in località “Arcomano”, che è rimasta chiusa alla viabilità fino al termine delle operazioni di soccorso. Francesco Fata, uomo originario di Firmo, diede un passaggio a Talarico per ritornare a casa con altri amici dopo aver partecipato a una festa a San Donato di Ninea. Dai primi accertamenti Fata è risultato positivo al test alcoolemico e venne arrestato e posto ai domiciliari accusato di omicidio stradale.
Nel corso dell’udienza di convalida il gip del Tribunale di Castrovillari, Giovanna Martino, accogliendo le istanze del difensore di Francesco Fata, l’avvocato Roberto Laghi, revocava la misura in atto, sostituendola con l’obbligo di dimora nel comune di Firmo. L’avvocato Laghi, nel corso dell’udienza di convalida, evidenziava che si trattava di un giovane totalmente incensurato senza alcun carico penale pendente e che l’alcoltest aveva evidenziato tutt’altro che uno stato di ubriachezza segnando un valore ai limiti del penalmente rilevante. L’avvocato Roberto Laghi evidenziava che «Nell’immediatezza dell’accaduto sia Fata che gli altri avevano evidenziato come il sinistro si era verificato poiché un’auto pirata aveva invaso la corsia impegnata dall’auto del Fata e costui per evitare un impatto frontale che sarebbe stato certamente letale per tutti aveva posto in essere una necessaria manovra di emergenza e come non ci sia nessuna relazione e non risulti allo stato tra l’asserito ed insignificante stato di alterazione etilica e la fuoriuscita del mezzo».



Social