Le accuse sono di caporalato e immigrazione clandestina. I finanzieri di Montegiordano hanno identificato 56 soggetti reclutati in violazione dei contratti nazionali e provinciali del comparto agricoltura.
ROSETO CAPO SPULICO – Sette i furgoni in cui erano stipati i braccianti, alcuni anche nel portabagagli, in condizioni degradanti. Identificati una cinquantina di braccianti agricoli stranieri di nazionalità pakistana, nigeriana, bulgara e rumena, provenienti dalle campagne lucane dove avevano prestato la propria manodopera presso aziende agricole. Undici i caporali denunciati insieme a tre titolari di altrettante aziende agricole.
“Salvati 56 esseri umani, stranieri trattati da schiavi, per il profitto di pochi. Chi non lega immigrazione a sfruttamento del lavoro è miope”. Così Nicola Morra, presidente della Commissione antimafia, ha commentat su Twitter l’operazione della Guardia di finanza e della procura di Castrovillari contro il caporalato nel Cosentino.
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