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Meetup Cosenza, Biblioteca Civica: La Cultura come bancomat

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Meetup Cosenza, Biblioteca Civica: La Cultura come bancomat

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Biblioteca Civica Cosenza 3

La Provincia, dal 2010 al 2017, ha ridotto drasticamente il contributo destinato alla Biblioteca passando da uno stanziamento iniziale pari a 230 mila euro a zero

 

COSENZA – Da un incontro svoltosi nelle scorse settimane con la direttrice della Biblioteca Civica Antonella Gentile, che ricopre l’incarico da gennaio 2019, abbiamo appreso che i bilanci della Biblioteca, preventivi e consuntivi, sono stati approvati solo fino al 2013. Dall’anno successivo ad oggi, sono stati visionati i preventivi, non ci sono i consuntivi, ma solo delle bozze dei preventivi. Probabilmente, si procederà con uno stralcio per mettere tutto in regola e non si esclude la nomina dei revisori dei conti.

Poiché dal 2014 (incluso) al 2018, nelle bozze del bilancio preventivo era stata prevista un’entrata consistente (della quale non è stato possibile tracciarne la destinazione in mancanza dei bilanci consuntivi), il Meetup Cosenza e Oltre ha chiesto e ottenuto l’accesso agli atti relativi ai bilanci 2010/2018 della Biblioteca sia alla Provincia che al Comune di Cosenza. Da una analisi di questi ultimi, si evince che la Provincia, dal 2010 al 2017, ha ridotto drasticamente il contributo destinato alla Biblioteca passando da uno stanziamento iniziale pari a 230.000 € a € 0. Per il 2018 non siamo a conoscenza se e quanto è stato erogato.

I bilanci comunali, invece, alla voce Biblioteca Civica, risultano inconsultabili. Da una lettura dei Mastro spesa, relativi al decennio suddetto, si evince che lo stanziamento iniziale non corrisponde puntualmente al totale delle liquidazioni. Ciò potrebbe significare che il Comune ha destinato centinaia di migliaia di euro alla Biblioteca, riportando l’operazione sul Mastro spesa. Non ci è dato sapere se tale finanziamento sia realmente giunto a destinazione, visto che  il Comune, a fronte di stanziamenti consistenti, ha fatto pervenire alla Biblioteca una cifra nettamente inferiore. A beffa di quanto preventivato, o per una incredibile svista o per altro e dopo gli stanziamenti effettuati realmente, nel corso dell’anno i fondi, con opportune variazioni di

bilancio o mandandoli ad economia, sono destinati ad altro. La procedura potrebbe anche risultare legittima, ma il dato certo è il disinteresse mostrato verso la Biblioteca, usata come una cassa di risparmio alla quale destinare fondi poi distratti, girati a cosa o a chi non è dato sapere. Forse per finanziare le tante opere che arricchiscono il paese dei “balocchi”? Intanto, i dipendenti continuano a prestare regolare servizio senza che il loro diritto al lavoro venga rispettato, svolgendo oramai da 5 mesi le loro funzioni senza percepire retribuzione.

#fiatosulcollo

Meetup Cosenzaeoltre

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