Calabria
La Meloni a Reggio, frena sul candidato alle regionali: “Non ci sono accordi”
«E’ legittimo che tutti i partiti facciano delle loro proposte riguardo i candidati alla presidenza della Regione Calabria. Non ci sono accordi, a differenza di quello che si dice. Ne parleremo».
REGGIO CALABRIA – Bagno di folla per Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia ieri a Reggio Calabria per il comizio di Giorgia Meloni che ha sottolineato l’importanza del voto alle prossime Europee: «L’Europa è vista ancora dagli italiani come qualcosa di distante e di incomprensbile, ma si occupa di noi molto più di quanto pensiamo. Lo fa male e non ci va bene. Bisogna cambiare tutto, va buttato giù l’euromostro e va costruita una confederazione di Stati sovrani, che decidano autonomanente sulle questioni dei cittadini mentre l’Europa si occupa di grandi materie come la politica estera, la politica di difesa dei confini e la politica di sicurezza, lotta al terrorismo».
C’è da vincere in Europa la battaglia sulla famiglia: «Sogno una società nella quale ci sono responsabilità e non solo diritti. La famiglia naturale pre-esiste agli Stati e alle Nazioni. Oggi dobbiamo sguainare la spada per dire che servono un uomo e una donna per fare i figli. E i figli li devono fare gli italiani, perché la nostra società deve andare avanti».
Le regionali e il candidato della coalizione di centrodestra
«Sono tutte candidature spendibili, interessanti. Noi abbiamo i nostri nomi tra i quali vantiamo una certa Wanda Ferro. Una persona che ha già guidato la coalizione qualche anno fa. E’ importante – ha aggiunto – che la coalizione si ritrovi e cerchi di essere compatta sul candidato che può vincere più facilmente e che può essere più competitivo. D’altra parte non si vota solo nella Regione Calabria e quindi ogni scelta darà frutto di una valutazione complessiva nazionale». «Fratelli d’Italia ha gli uomini e le donne per essere assolutamente competitiva sia per esprimere il candidato alla presidenza della Regione Calabria, sia per il candidato sindaco di Reggio Calabria – ha detto ancora la Meloni. – Sono le rivendicazioni che faremo, chiaramente in un’ottica di coalizione, perché nulla é stato deciso. Penso che ci dobbiamo dare appuntamento a dopo le elezioni europee, tenendo conto dei pesi che usciranno da quella consultazione. Senza fughe in avanti e senza compromettere per egoismo di partito le battaglie che si possono vincere per il bene dei cittadini».
Il Governo? «completamente paralizzato»
«Purtroppo credo che siamo di fronte ad un Governo che ha l’ambizione di fare maggioranza e opposizione insieme. E credo anche che questo esasperare le divisioni possa essere anche un po’ tattica da campagna elettorale. Solo che avviene sulla pelle dei cittadini. Il Governo é completamente paralizzato e sta al potere senza riuscire a decidere più nulla. Lavoriamo per costruire un’alternativa con Fratelli d’Italia. Se gli italiani il 26 maggio ci dimostreranno che c’é un’alternativa possibile, allora ci sarà un Governo senza i Cinquestelle».
«Il mio modello d’Europa non é quello di limare qualche direttiva. Io voglio cambiare tutto. Voglio abbattere questa costruzione europea. Ne voglio costruire una completamente nuova. Che mantenga le competenze più prossime ai bisogni dei cittadini, nella dimensione di una sovranità nazionale, e che riesca a fare cose importanti» ha detto ancora la leader di Fratelli d’Italia. «Oggi abbiamo un’Europa nella quale si deve decidere con Macron quanto devono essere lunghe le zucchine che produco. Oggi, però, Macron ci caccia dalla Libia e nessuno dice nulla».
Il decreto sanità per la Calabria
«Nel decreto sulla sanità in Calabria c’é un errore drammatico che rischia di mettere in ginocchio il settore nella regione: si tratta del blocco del turn over. La Calabria – ha aggiunto – ha problemi importanti di organico nel settore sanitario, che impediscono di dare risposte ai cittadini. Se assieme a ‘quota 100’, si blocca il turn over, le assenze di organico aumenteranno e sarà impossibile, di conseguenza, una gestione corretta della sanità».



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