Calabria
Maria Chindamo, nuovi dettagli sul delitto dell’imprenditrice. Ascone non risponde al Gip
Ancora da chiarire i contorni del giallo sulla scomparsa e dell’uccisione dell’imprenditrice di Laureana di Borrello, sparita dalla mattina del 6 maggio 2016 dall’ingresso della sua tenuta agricola a Limbadi.
VIBO VALENTIA – Due giorni fa รจ finito in manette il 53enne Salvatore Ascone, accusato di concorso in omicidio. Per gli inquirenti ora la caccia รจ agli ignoti autori e mandanti dell’omicidio dell’imprenditrice 44enne. Interrogato dal gip in carcere, Ascone, si รจ avvalso della facoltร di non rispondere. L’uomo, proprietario di un’abitazione posta nei pressi del luogo della scomparsa di Maria Chindamo avrebbe manomesso le telecamere di videosorveglianza per evitare la registrazione dell’aggressione alla donna insieme ad un operaio romeno e al figlio, all’epoca dei fatti minorenne.

Da quei filmati infatti, potevano essere estratti dettagli fondamentali. Ma ora si cerca anche un “uomo con un cappellino bianco” notato dallโoperaio romeno che lavorava per la Chindamo, Emilov Sasho Dimitrov. E ci sarebbe stato anche un ‘palo’ a bordo di un’auto che si sarebbe allontanata dopo il rapimento della donna. L’omicidio, secondo gli investigatori, non avrebbe connotati mafiosi ma sarebbe legato a questioni personali o relativi all’attivitร svolta dalla donna. Di certo perรฒ l’agguato avvenuto in contrada Carini di localitร Montalto a Limbadi sarebbe stato minuziosamente pianificato e sarebbe durato pochi minuti. Dalle 7,10 alle 7,15 del 6 maggio 2016. Ma il sistema di videosorveglianza avrebbe smesso di funzionare dalle 22.37 del giorno prima e 20 secondi per l’interruzione manuale dell’alimentazione dell’hard disk interno. Per questo motivo gli inquirenti hanno interpellato la casa produttrice cinese del sistema.



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