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Acqua minerale, per i turisti stranieri è troppo costosa: fino a 8 euro

Calabria

Acqua minerale, per i turisti stranieri è troppo costosa: fino a 8 euro

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bere acqua bottiglia minerale

Le città turistiche italiane più importanti come Venezia e Firenze rincarano i prezzi dell’acqua minerale e i turisti sono infuriati. Per non parlare del prezzo di una bottiglia in autostrada o negli stabilimenti balneari. Promosse invece Tropea e Soverato

 

Un sondaggio svolto dall’agenzia di comunicazione Klaus Davi che ha dato vita al  movimento ‘Io sto con il made in Italy ‘ in sinergia  Filippo  Gallinella  presidente della commissione agricoltura alla Camera , ha intervistato 586 turisti stranieri  sul costo dell’acqua. Dai risultati della ricerca sembra esserci parecchio malcontento in merito al costo medio delle bottiglie. A Firenze e Venezia i prezzi sono davvero proibitivi mentre tra le città turistiche promosse ci sono Tropea e Palermo. Un turista su tre sostiene di aver pagato ‘troppo’ una bottiglia di acqua minerale in Italia.

Il 5% di aver dovuto sborsare anche 8 euro per una bottiglia nelle città vetrina del turismo come Firenze, Venezia, Roma. Un buon 12% tra i 5 e gli 8 euro. Il 23% tra i 3 e i 5 euro. Un altro 17% dai 2 ai tre euro. Prezzi alle stelle, come si diceva, soprattutto a Venezia, Firenze, Forte dei Marmi ma anche Roma, Napoli e Taormina, Capri, Portofino alle Eolie ma anche Cortina e Courmayeur. Città invece come Tropea e Soverato in Calabria, Bari, Cefalù, Palermo sono risultate più convenienti con una media da uno a 2 euro per bottiglia. Dal punto di vista distributivo, secondo la ricerca, i prezzi più cari sono stati registrati nei ristoranti (23%) nei bar (20%) nei chioschi 16%, nelle gelaterie 18%, in autostrada 27%, nei musei 15%, negli stadi 13%, nei concerti 23%, negli stabilimenti balneare 25%, sui treni 22%, sui traghetti 25%. Molto più contenuti i supermercati visto che solo un turista su 10 li ritiene cari.

Lamentele giungono anche dalle stazioni ferroviarie 18%, dagli aeroporti 32%, e dalle rivendite ‘improvvisate’ 25% delle segnalazioni. I più critici sono i tedeschi 23%, i francesi 22% gli inglesi 19%, gli americani 18%, gli Svedesi 16%, e i cittadini del Benelux 13% e i cinesi 15% Il 53% degli intervistati non capisce per che in Italia non si possa bere l’acqua del rubinetto visto che siamo tra i principali produttori al mondo. Un turista su tre non capisce perché non siano i Comuni o comunque lo Stato a distribuire il prodotto a prezzi convenienti per i cittadini.

 

 

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